Sanità

mar62015

Ddl concorrenza, Federfarma Servizi: impegno per indipendenza del farmacista

Ddl concorrenza, Federfarma Servizi: impegno per indipendenza del farmacista
La mercificazione del bene farmaco e la perdita di indipendenza economica e professionale da parte di chi dispensa farmaci. Sono i due gravi rischi per la salute del cittadino che si profilano con il Ddl sulla Concorrenza approvato dal Governo il 20 febbraio e la possibilità per i grandi capitali di entrare nelle farmacie. Per questo da Federfarma Servizi arriva l'impegno a confermare il supporto alle farmacie in un'ennesima situazione di attacco all'impostazione del servizio farmaceutico e rinnova la sua disponibilità ad un dialogo con tutti gli attori del sistema, compresa la parte pubblica, con cui costruire un percorso possibile che efficienti realmente il sistema. L'appello è contenuto in una nota arrivata all'indomani dell'assemblea di Federfarma, dalla quale è uscita la posizione ufficiale sulle misure proposte dal Governo e «nella quale» spiega Federfarma Servizi «è stato sottolineato il delicato ruolo che le cooperative di farmacisti stanno ancora una volta svolgendo». «Le cooperative di farmacisti» si legge infatti «si sono da sempre schierate contro il tentativo da parte dei grandi interessi economici di ridurre la farmacia a un mero esercizio commerciale, svilendo il ruolo sociale che essa esercita con efficienza su tutto il territorio nazionale». E non a caso «le cooperative di farmacisti stanno già lavorando per individuare le linee programmatiche con cui poter continuare a garantire supporto alle farmacie sia sul piano gestionale che sul piano finanziario, anche alla luce delle crescenti difficoltà del Servizio Sanitario Nazionale sempre meno in grado di far fronte alla domanda di salute pubblica». Qualora il Parlamento approvi il Ddl sulla Concorrenza nel testo attualmente licenziato dal Governo, sottolinea Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, «l'intero sistema della distribuzione farmaceutica assisterà ad una rivoluzione copernicana a favore dei grandi capitali, mentre l'obiettivo che occorrerebbe perseguire è l'evoluzione della rete della salute a tutela della collettività sociale». La chiave di volta, è la conclusione, «deve continuare ad essere l'interesse primario e il diritto costituzionalmente garantito alla salute pubblica, a cui tutela può esservi solo la figura di un titolare di farmacia libero e indipendente».

Francesca Giani

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