Politica e Sanità
26 Settembre 2015Il Ddl concorrenza andrà in porto senza sostanziali scossoni ed è da escludere che ci siano "tradimenti" all'interno del Partito democratico. A gelare le residue speranze dei rappresentanti delle parafarmacie è il responsabile sanità del Pd Federico Gelli (foto) che in un'intervista a Farmacista33 ribadisce come non sia all'ordine del giorno la liberalizzazione della fascia C. «È inevitabile» esordisce Gelli «che l'azione promossa dalle parafarmacie abbia generato un'attenzione al tema, ma la distribuzione dei farmaci di fascia C deve avvenire solo ed esclusivamente nelle farmacie, come avviene in tutta Europa». Una delle conseguenze, secondo il parlamentare Pd, è che si possa aprire una breccia nel settore della distribuzione del farmaco «con il rischio che un domani il discorso si allarghi anche alla fascia A e quindi alle "ricette rosse". E non esiste un paese europeo dove ciò accada» aggiunge. Quanto all'"anomalia" tutta italiana delle parafarmacie Gelli dice che non è da escludere in futuro una regolamentazione del settore. «Ho anche incontrato una delegazione delle parafarmacie per affrontare le loro problematiche, ma il grido di allarme sul possibile 'incremento dei licenziamenti mi pare francamente eccessivo, anche perché le norme attualmente in discussione non vanno a ledere i diritti acquisiti da chi è titolare di parafarmacia». Il parlamentare Pd poi mette in evidenza alcuni numeri. «Premesso che ci dobbiamo fare carico dei loro problemi, circa la metà dei titolari di parafarmacia è già titolare di una farmacia. Altro discorso riguarda chi ha quest'attività commerciale come unica risorsa. Si parla di un migliaio di persone con le quali si può fare un percorso a partire da un discorso più ampio di nuova regolamentazione della distribuzione del farmaco». Gli step per Gelli sono chiari: prima il Ddl concorrenza poi l'apertura delle nuove farmacie per completare il disegno del decreto Monti infine la regolamentazione della distribuzione del farmaco. «In breve in Italia si dovrebbe arrivare a 21.000 farmacie, un dato sopra la media europea e inferiore solo a quello della Germania dove, però, risiedono circa 80 milioni di abitanti. Con le nuove aperture si apriranno opportunità anche per chi esercita in parafarmacia». Quanto al quadro politico il responsabile sanità del Pd esclude che dal suo partito ci possano essere parlamentari che si muovano in contrasto con le indicazioni di partito, come evocato dal sottosegretario Enrico Zanetti. «La versione del partito è quella che ho sempre espresso e sul testo del Ddl non mi aspetto sorprese. Poi avremo tempo per ragionare anche sulla realtà delle parafarmacie ma non è questo l'ambito» conclude.
Marco Malagutti
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