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Ddl concorrenza, in attesa degli emendamenti si riaccendono i riflettori sulla fascia C
In attesa della scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti in Commissione industria del Senato, prevista per giovedì prossimo 14 gennaio, la legge annuale per il mercato e la concorrenza non smette di fare discutere. A mantenere alta la pressione provvedono i rappresentanti delle parafarmacie che cercano di mantenere vivo il barlume di speranza perché si realizzi la liberalizzazione per i farmaci di fascia C. «È inconcepibile che un partito con la storia del Pd» sottolinea in una nota il presidente delle parafarmacie italiane
Davide Gullotta «sia schierato apertamente dalla parte delle lobby. Non ci si può riempire la bocca di meritocrazia, professionalità, rilancio dell'Italia per poi distruggere un grande esempio di start up come le parafarmacie: in un sistema basato sull'ereditarietà di una concessione statale e il numero fisso di farmacie, i farmacisti che hanno aperto una parafarmacia devono essere guardati come esempio virtuoso» conclude Gullotta. Sulla stessa lunghezza d'onda il Movimento nazionale liberi farmacisti che nei giorni scorsi ha ricordato come il fronte pro liberalizzazioni sia sempre più ampio.
«Numerose associazioni di consumatori, Antitrust, Commissione europea e persino istituzioni monetarie internazionali si sono espressi per un maggiore impulso ai processi di liberalizzazione e nello specifico per l'apertura reale del mercato della distribuzione dei farmaci. A questo punto» aggiunge la nota Mnlf «la palla passa al Senato che se saprà svincolarsi dagli interessi corporativi e dai "patti" scritti a difesa d'interessi meramente elettorali, non potrà che inserire nel Ddl concorrenza la possibilità per le parafarmacie di dispensare farmaci con obbligo di ricetta pagati dai cittadini».