lug112017
Decreto vaccini, via libera dalla Commissione. Oggi l'approdo in Aula
Via libera dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato al decreto vaccini, su cui il Governo ha posto la fiducia. Oggi l'approdo in Aula a Palazzo Madama,l'esame è in calendario a partire dalle 16. Superato il primo giro di boa, con il via libera di Palazzo Madama, il Ddl di conversione (con deadline il 6 agosto) dovrebbe trovare strada spianata alla Camera. Il presidente della commissione Affari sociali
Mario Marazziti ha già espresso un'apertura in tal senso.
Durante la seduta notturna la Commissione ha approvato, tra gli altri, l'emendamento che prevede l'istituzione dell'Anagrafe Vaccinale Nazionale, che registrerà la situazione vaccinale degli italiani, e un emendamento che prevede vaccinazioni anche per operatori sanitari, sociosanitari e scolastici. Su quest'ultimo si attende, però, il parere della Commissione Bilancio che arriverà prima dell'approdo in Aula. Sono queste le novità principali del testo che prevede l'obbligatorietà delle vaccinazioni per l'iscrizione a scuola.
Il testo, comunque, resta pressoché invariato rispetto all'impianto iniziale. Tra le modifiche apportate dal passaggio in Commissione a Palazzo Madama, la principale riguarda la riduzione delle vaccinazioni obbligatorie, passate da 12 a 10, ovvero: polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella. A queste, poi, se ne aggiungono altre 4 "consigliate" attivamente dalle Asl: anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus. Tra gli emendamenti approvati nei giorni scorsi, uno prevede la possibilità, per i medici, di somministrare i vaccini in farmacia ,contro la quale però si sono espressi sia la Fnomceo sia i pediatri Fimp. Lo svolgimento di attività mediche presso le farmacie è vietato, affermano dalla Federazione dei medici e degli odontoiatri. Mentre dalla Fimp ricordano che con la profilassi in farmacia, ad opera di medici non formati e non a conoscenza della storia del singolo assistito, si rischia di snaturare il senso del decreto. Diminuite, inoltre, le sanzioni ai genitori che non vaccinano e tolto il riferimento al rischio della perdita di patria potestà. Stretta in arrivo, infine, sui prezzi: un emendamento al comma 6 dell'articolo 1 prevede che i vaccini indicati nel Calendario vaccinale nazionale siano sottoposti alla negoziazione obbligatoria dell'Aifa.