Sanità

apr142017

Detrazioni, chiarimenti da Agenzia Entrate su acquisto farmaci online

Detrazioni, chiarimenti da Agenzia Entrate su acquisto farmaci online
Qualcuno, in particolare tra le categorie disabili, avrà giustamente storto il naso nel leggere il Dpcm sui livelli essenziali di assistenza quando afferma che gli aggiustamenti su misura di tutti i dispositivi medici sono a carico del cittadino. Ora nella sua circolare 7/2017 (Guida alla dichiarazione dei redditi del 2016 persone fisiche) l'Agenzia delle Entrate precisa: le spese sostenute per adattare apparecchi, biciclette a pedalata assistita, protesi per la disabilità ed altre apparecchiature (elenco all'allegato 5) sono tutte detraibili al 19%. La circolare fa anche chiarezza sulla detraibilità in dichiarazione dei redditi delle spese mediche e per farmaci acquistati all'estero oppure online. Nel primo caso, visto che le farmacie straniere non rilasciano scontrino parlante, il paziente dovrà riportare a mano il proprio codice fiscale dettagliando la natura del bene (farmaco, medicinale) mentre nome e quantitaÌ dovranno risultare dalla documentazione rilasciata in farmacia. Se quest'ultima fosse in lingua straniera serve la traduzione, che puoÌ essere eseguita dallo stesso contribuente se da inglese, francese, tedesco e spagnolo (o sloveno in Friuli VG) e da un traduttore giurato per le altre lingue. Non sono mai detraibili le spese relative al trasferimento ed al soggiorno all'estero, anche se dovuto a motivi di salute. Per restare alle medicine, sono detraibili gli acquisti di farmaci senza obbligo di prescrizione eseguiti online in farmacie e parafarmacie inserite in elenco ad hoc sul sito del Ministero della Salute ed autorizzate alla vendita a distanza dalla Regione o da autorità individuate dalle Regioni (le Asl).

Non sono mai detraibili gli acquisti di integratori alimentari. Ricordiamo che l'Agenzia delle Entrate reputa detraibili al 19% gli acquisti di farmaci (ticket, da banco, omeopatici), dispositivi medici, attrezzature sanitarie e protesi nonché le spese medico generiche, specialistiche e chirurgiche; analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie; ricoveri per degenze o collegati ad interventi chirurgici; trapianti, cure termali (esclusi viaggio e soggiorno); acquisto o affitto di protesi sanitarie; assistenza infermieristica e riabilitativa (inclusi fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia); prestazioni rese da addetti all'assistenza di base od operatori tecnico assistenziali dedicato all'assistenza diretta della persona, educatori professionali, addetti ad attivitaÌ di animazione e/o terapia occupazionale. Ma per i non medici ci vuole la ricetta medica o no? L'Agenzia delle Entrate afferma che non serve se a prescrivere è una figura professionale autorizzata, e le professioni sanitarie lo sono; la prescrizione medica serve ancora per ozonoterapia, mesoterapia, chiropratica. Non sono detraibili spese da osteopati con qualifiche non riconosciute in Italia, massofisioterapisti con titolo ante-17 marzo 1999, circoncisioni rituali, test DNA di paternità, palestra. Infine, rientrano tra le spese medico generiche quelle sostenute per il rilascio di certificati medici per usi sportivi (sana e robusta costituzione), le patenti ed altre certificazioni.


Mauro Miserendino
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