gen312019
Dieta Vegana. Ecco le linee guida per gravidanza, allattamento e infanzia
Le linee guida del Comitato Scientifico di Ssnv sono uno strumento pratico per pianificare una dieta vegana nelle donne in gravidanza e allattamento e nei bambini
Per quanti scelgono una dieta vegana è importante trovare il giusto supporto da parte dei professionisti della salute, così da poter essere seguiti durante tutte le fasi della vita in modo adeguato. In seguito all'analisi della letteratura scientifica e le maggiori evidenze in tema di nutrizione vegana, il Comitato scientifico di SSNV, la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, ha stilato le linee guide da seguire per pianificare una dieta vegana nelle donne in gravidanza, allattamento e nei bambini, da anni già adottate da tutti i medici della Rete Famiglia Veg, un insieme di professionisti della nutrizione (medici nutrizionisti, biologi nutrizionisti, dietisti, pediatri, ostetrici-ginecologi, ostetrici) competenti in nutrizione a base vegetale nell'alimentazione pediatrica e/o nella donna in gravidanza e allattamento. L'iniziativa risponde ad un'esigenza pratica. Secondo
Silvia Goggi, referente di Rete Famiglia Veg, si tratta di «uno strumento diretto a chi si occupa di mamme e bambini vegani», la cui utilità e necessità è stata confermata anche dalla Sinu (Società Italiana di Nutrizione Umana), che già nel 2017 aveva emanato un documento con il quale approvava le diete vegane per madri e bambini, suggerendo al contempo alle istituzioni di fornire risorse e strumenti che rendessero i professionisti della salute sufficientemente preparati nel seguire pazienti vegani.
Le linee guida sono state di recente pubblicate anche sulla rivista peer-reviewed Nutrients, con un articolo che riporta un'analisi approfondita dei vari nutrienti, dando indicazioni pratiche al professionista sulle fonti vegetali da cui possono essere assunti. Per tutti i tipi di dieta alcuni nutrienti - proteine, fibra, acidi grassi omega-3, ferro, zinco, iodio, calcio, vitamina D e vitamina B12 - sono considerati critici in gravidanza (specie nel secondo e terzo trimestre), durante l'allattamento, lo svezzamento e la prima infanzia. Sono fornite anche le indicazioni delle integrazioni di DHA, vitamina D e vitamina B12 nelle varie fasi della vita, distinguendo per fascia d'età e per situazione di carenza e di mantenimento e le indicazioni sui range di normalità dei parametri ematici che consentono di determinare se i livelli di vitamina B12 e vitamina D sono corretti.
Secondo quanto riportato nel testo, l'unico integratore specifico da utilizzare, rispetto agli onnivori, per le madri e i bambini vegani, è la vitamina B12. A questo nutriente tuttavia dovrebbe essere prestata d'attenzione anche nelle diete onnivore, perché non è da escludere che possa verificarsi una carenza, sottolineano gli autori. Per quanto riguarda gli altri elementi, come quello dell'omega-3 a lunga catena DHA e di vitamina D, valgono le stesse regole del resto della popolazione: devono essere supplementati sia nella mamma che nel bambino indipendentemente dal tipo di dieta seguita. Le line guida inoltre ribadiscono che non è necessario alcun integratore di calcio o di ferro. È sufficiente consumare alimenti vegetali che ne siano ricchi e aver cura di preparare gli alimenti in modo da aumentarne l'assorbimento. Conclude
Luciana Baroni, presidente di Ssnv: «Il numero di famiglie vegane è in costante aumento ed è più che mai necessario che i professionisti che seguono madri e bambini vegani acquisiscano le conoscenze necessarie per consigliare al meglio i propri pazienti, senza infondati e pericolosi allarmismi. Le nostre linee guida sono uno strumento molto pratico per tutti i professionisti: il mio invito è utilizzarle nella pratica quotidiana». Francesca De vecchi Fonti Nutrients 2019, 11(1), 5;