ago32016
Diretta vs dpc, in Liguria Pd chiede consiglio straordinario sulla distribuzione dei farmaci
Dopo la cancellazione, da parte della Regione Liguria, della distribuzione diretta dei farmaci salvavita e antitumorali attraverso le farmacie ospedaliere nella Asl1 imperiese, il gruppo consiliare del Pd ha chiesto un consiglio regionale straordinario sul tema. «Vogliamo discutere in aula il tema della spesa farmaceutica, che è uno dei postulati fondamentali della sanità - spiega la capogruppo Pd in consiglio regionale,
Raffaella Paita, con i consiglieri Giovanni Barbagallo, Valter Ferrando e Pippo Rossetti - vogliamo affrontare i temi dei costi della sanità e della questione delle spese farmaceutiche, perché abbiamo la consapevolezza che in Regione, in questo momento, non ci sia più controllo sui costi della sanità pubblica: perché con la delibera Viale si smantella, di fatto, il controllo pubblico sulla spesa farmaceutica». Quello del Pd, sottolineano i consiglieri, non è un preconcetto nei confronti delle farmacie: «La realtà sta nei numeri - spiegano - la consegna a domicilio diretta costa 1,80 euro a farmaco rispetto ai 7 euro dei costi della gestione attraverso la farmacia. Noi non diciamo no alle farmacie, che anzi possono e devono contribuire ad essere un presidio territoriale importantissimo, ma invochiamo una regia pubblica della gestione del sistema e chiediamo un adeguamento dei costi a quelli delle farmacie interne». Il consiglio straordinario è previsto per settembre, nel pieno, peraltro, dell'entrata in vigore della seconda parte della riforma sanitaria.