giu22021
Dl Recovery. Certificato verde in Fse e tramite Sistema Tessera sanitaria. Coinvolti i farmacisti: ecco come
Il green pass italiano potrà essere emesso e verificato attraverso la piattaforma Dgc realizzata con l'infrastruttura del Sistema Tessera sanitaria
Il
green pass italiano, o certificazione verde Covid-19, interoperabile a livello nazionale ed europeo, potrà essere emesso, rilasciato e verificato attraverso la piattaforma nazionale-Dgc, realizzata mediante l'infrastruttura del Sistema Tessera sanitaria e gestita da Sogei, sarà inserito nel Fascicolo sanitario elettronico, oltre che nelle App, e sarà scaricabile tramite farmacista, medico di base, pediatra attraverso il portale Tessera sanitaria. Lo prevede il cosiddetto decreto Recovery ("Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure") entrato in vigore da oggi.
Certificato verde nel Fascicolo sanitario elettronico e nelle App governative
Il cittadino spiega la relazione tecnica dell'articolo 42 del provvedimento, potrà accedere al proprio green pass attraverso più canali. Da una parte la piattaforma nazionale-Dgc produrrà la certificazione verde per vaccinazione/tampone/guarigione che verrà inserita nel Fascicolo sanitario elettronico (verrà creata un'interfaccia web dedicata) e da qui quindi accessibile dall'assistito. Ma la certificazione verde potrà "essere scaricata anche tramite le App governative (Io e Immuni) nonché tramite intermediari quali i medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e farmacisti attraverso il portale Tessera sanitaria". Per "non discriminare" chi non ha ancora l'identità digitale (Spid o Cie) "sono previsti anche canali di fruizione con autenticazione a più fattori quali: ultime 8 cifre e data di scadenza della Tessera sanitaria e un codice univoco. Tale codice univoco dovrà essere recapitato agli interessati mediante posta elettronica o Sms".
Raccolta dati nel Sistema Tessera sanitaria
Il decreto conferma che la piattaforma nazionale per l'emissione e la validazione delle certificazioni verdi Covid, sia gestita da Sogei e realizzata attraverso il Sistema Tessera sanitaria. La piattaforma, spiega la relazione tecnica, si avvarrà del Sistema Tessera sanitaria "per la raccolta dei dati, che il Sistema Ts già riceve, in attuazione delle norme adottate per la gestione dell'emergenza sanitaria". Nello specifico si tratta dei dati relativi alle vaccinazioni raccolte dall'Anagrafe nazionale vaccini e trasferiti al sistema Ts, e di quelli relativi ai tamponi molecolari e antigenici vengono già trasmessi al sistema Ts. Si aggiungerà ora anche "la raccolta dei certificati di guarigione" con "una nuova funzionalità" che potrà essere derivata da analoghe funzionalità offerte dal sistema Ts. Le Regioni dovranno trasmettere alla piattaforma nazionale-Dgc i dati di contatto dei cittadini vaccinati con almeno una dose di vaccino al fine di consentire la comunicazione all'interessato di un codice univoco che gli consenta di acquisire la certificazione verde dai canali di accesso alla piattaforma. Le Regioni e le Province autonome, si legge nel comma 3 dell'Art. 42, "trasmettono alla piattaforma i dati di contatto di coloro ai quali hanno somministrato almeno una dose di vaccino per consentire la comunicazione all'interessato di un codice univoco che gli consenta di acquisire le proprie certificazioni verdi Covid-19 dai canali di accesso alla piattaforma. La trasmissione dei dati di contatto da parte delle Regioni avviene, tramite del Sistema tessera sanitaria per coloro che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino prima della data di entrata in vigore del Dpcm previsto dal Decreto riaperture 52/2021 e per il tramite dell'Anagrafe Nazionale Vaccini per coloro ai quali verranno somministrate una o più dosi di vaccino successivamente all'entrata in vigore del menzionato Dpcm.
Simona Zazzetta