mag222014
Dolore acuto, per l’Mmg difficoltà di gestione. Presentata nuova terapia
Il dolore acuto rappresenta un terzo di tutti i motivi per cui le persone consultano il Medico di medicina generale. È questo uno degli aspetti emersi nel corso della conferenza stampa di presentazione di una nuova formulazione di diclofenac, che può essere facilmente iniettata e disponibile a bassi dosaggi (25 e 50 mg) svoltasi ieri a Milano. In un quarto di tutti gli accessi motivati dal dolore nell’ambulatorio del Mmg, ha spiegato Pierangelo Lora Aprile, responsabile area Dolore della Simg, il dolore dura meno di 6 giorni e in un ulteriore quarto dei casi il dolore dura meno di un mese. «Il medico di famiglia» conferma Lora Aprile «gestisce l’85-90% di queste problematiche legate al dolore. Si tratta di identificare la causa, il cosiddetto Pain generator, di agire per rimuoverla e di tenere il dolore sotto controllo». Malattie del sistema osteomuscolare, sintomi e stati morbosi mal definiti e traumatismi costituiscono nell’insieme il 92% di tutti i problemi che generano il consulto del medico. «È importante» spiega Lora Aprile «selezionare i pazienti, ridurre il periodo di trattamento e valutare attentamente i dosaggi della terapia». La necessità di avere un’efficacia rapida sul dolore porta all’utilizzo della via parenterale e per questo gli esperti convenuti in conferenza stampa hanno sottolineato l’importanza di una terapia per via parenterale sottocutanea già pronta in siringa pre-riempita. «Il diclofenac è una vecchia molecola» conclude l’esperto della Simg «ma a dosaggi modulari su misura per il malato con possibilità di associare altri farmaci rappresenta un passo avanti importante in grado di garantire un alto profilo di sicurezza».
Marco Malagutti