ott32015
Doping, Commissione di vigilanza: in aumento le preparazioni galeniche
Nel 2014 si è registrato un aumento delle preparazioni galeniche allestite con principi attivi inseriti in una lista di farmaci e sostanze il cui uso è considerato doping. Lo si apprende dalla Relazione al Parlamento sull'attività svolta dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive che ha elaborato i dati acquisti da parte delle farmacie che allestiscono preparazioni estemporanee e confrontate con gli anni precedenti. In particolare, i dati hanno confermato anche per il 2014 che le sostanze maggiormente prescritte sono «appartenenti alla classe dei diuretici ed agenti mascheranti (S5), a quella degli agenti anabolizzanti (S1) ed alla classe degli stimolanti (S6)». Da sole rappresentano circa il 73% del totale delle dichiarazioni rilasciate dai farmacisti e «tra questi principi attivi, i più utilizzati nel periodo 2007-2014 sono stati il deidroepiandrosterone ed il testosterone (agenti anabolizzanti)». La Commissione ha rilevato che, a causa soprattutto di modifiche relative alle normative, alcune sostanze hanno subito «importanti oscillazioni nel numero delle preparazioni galeniche dichiarate dai farmacisti». E cita in primis il caso della fendimetrazina: inserita nella Tabella I delle sostanze stupefacenti o psicotrope, è passata da principio attivo maggiormente dichiarato negli anni 2007-2011, a un crollo nelle prescrizioni nel 2012 fino a scomparire del tutto dai preparati galenici in farmacia. Effetto contrario sulla pseudoefedrina: fino al 2013 non raggiungeva la rappresentatività dell'1% nelle dichiaraizoni rilasciate dai farmacisti e dal 2013 è diventata uno tra i principali prodotti galenici preparati dalle farmacie e nel 2014 rappresenta il secondo principio attivo maggiormente dichiarato (716 dichiarazioni) dopo il deidroepiandrosterone (790 dichiarazioni). Commissione ricorda nel documento «che fendimetrazina e pseudoefedrina appartengono alla medesima classe di sostanze vietate per doping (stimolanti, classe doping S6)». Le regioni con il maggior numero di prescrizioni si confermano essere il Lazio, la Lombardia e la Toscana. Le attività di controllo antidoping della Commissione eseguite durante alcune manifestazioni sportive, su 1427 atleti, hanno riscontrato positività al doping nel 4,1% (58) degli atleti con una maggior prevalenza tra gli uomini (5,1%) rispetto alle donne (1,8%). Tra gli atleti risultati positivi, l'82,8% ha dichiarato l'assunzione di una o più sostanze non vietate per doping rispetto al 17,2% che ha dichiarato di non aver assunto alcuna sostanza. «La categoria di farmaci più usati e dichiarati sono i Farmaci antinfiammatori non steroidei con una percentuale del 40% dei casi, fra i prodotti salutistici risultano gli integratori (62,0% dei casi)». Tale assunzione, scrive la Commissione, risulta raramente giustificata da valide motivazioni e indicazioni terapeutiche». E sottolinea: «Esiste in ogni caso il rischio di comparsa di reazioni avverse, soprattutto quando tali sostanze vengono assunte con modalità e dosaggi diversi da quelli terapeutici o consigliati».
Simona Zazzetta