Sanità

nov82021

Doping, Nas: bloccato traffico internazionale, titolare di farmacia tra indagati

Doping, Nas: bloccato traffico internazionale, titolare di farmacia tra indagati

I Nas di Treviso hanno intercettato un traffico internazionale di sostanze dopanti: coinvolta anche una farmacia e la titolare risulta tra gli indagati

È coinvolta anche una farmacia, al momento la titolare risulta tra gli indagati, nel traffico internazionale di sostanze dopanti intercettato dai Nas di Treviso, nelle Province di Treviso ed Agrigento, in un'indagine avviata nel dicembre 2019 dalla ricorrente spedizione di false prescrizioni mediche "bianche" non ripetibili presso numerose farmacie trevigiane. L'indagine si legge in una nota dei Nas, "ha consentito di rilevare il commercio illecito di ingenti quantitativi di medicinali con azione anabolizzante e stimolante, vietati dalla normativa antidoping, tipicamente utilizzati anche in ambito sportivo".

False prescrizioni mediche "bianche" non ripetibili

In particolare, sono state emesse di 2 misure cautelari personali (1 in carcere ed 1 agli arresti domiciliari) dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Treviso nei confronti di altrettante persone ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di illecita importazione e commercializzazione sul territorio nazionale di medicinali vietati (anche a base di "nandrolone"), somministrazione e commercializzazione di medicinali guasti o imperfetti, in modo pericoloso per la salute pubblica, nonché assunzione di farmaci vietati, falsificazione di prescrizioni mediche ed esercizio abusivo della professione sanitaria. Complessivamente sono stati sequestrati farmaci per un valore complessivo di 103.000 € (1.428 confezioni e oltre 15.800 tra fiale, compresse, blister, di cui 130 boccette di "nandrolone").
Nel corso dell'indagine, avviata alla fine del 2019, nel marzo 2020, i due principali indagati sono stati sorpresi mentre tentavano di spedire prescrizioni bianche false per l'acquisto di prodotti farmaceutici con principi attivi a base di ormone della crescita. In quell'occasione erano stati sequestrati: farmaci dopanti per un valore di 55 mila euro (800 confezioni, 14.275 fiale sfuse, delle quali 103 di "nandrolone") e ricette false; circa 42 mila euro in contanti, provento dell'illecita attività; numerosi flaconi in vetro vuoti o contenenti liquido non meglio identificato, altri recanti etichette di varie preparazioni verosimilmente farmacologiche; 5 plichi già pronti per la spedizione, contenenti prodotti steroidei, un listino prezzi con tutti i prodotti in vendita, appunti con i nomi ed utenze telefoniche dei clienti, bonifici esteri.
La nota spiega che lo sviluppo delle indagini "ha permesso di documentare e consolidare il ruolo dei due arrestati quali gestori di un illecito commercio di prodotti farmaceutici ad azione dopante reperiti presso farmacie italiane, utilizzando false ricette mediche o tramite fornitori stranieri, pagati con money-transfer e versamenti su conti correnti esteri. I prodotti, una volta approvvigionati, venivano rivenduti a clienti, soprattutto a body-builders, su tutto il territorio nazionale, con spedizioni postali riferite a mittenti e/o destinatari fuorvianti. Gli stessi indagati producevano e commerciavano anche falsi prodotti farmaceutici utilizzando brand "inventati" ("Medical Pharma", "Dunning Labs",...) con etichette stampate autonomamente". Complessivamente sono state indagate 65 persone, tra le quali figurano i gestori di una tipografia dove venivano stampate false ricette mediche ed etichette adesive per il confezionamento di medicinali contraffatti, il titolare di una farmacia e 47 acquirenti, residenti in 34 diverse province (per lo più bodybuilders di età compresa tra i 20 ed i 53) e 12 cittadini stranieri.
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