feb32012
Dopo-infarto nei diabetici: meno aritmie con gli omega-3
Un'integrazione di omega-3 a basse dosi riduce il rischio di eventi correlati ad aritmia ventricolare nei pazienti postinfartuati con diabete di tipo 2. Il dato giunge da una ricerca olandese condotta da Daan Kromhout, dell'università di Wageningen, e colleghi, su 1.104 soggetti con pregresso infarto miocardico e affetti da diabete, di età compresa tra 60 e 80 anni. I partecipanti sono stati divisi in quattro gruppi a ognuno dei quali è stato chiesto di utilizzare un diverso tipo di margarina per 40 mesi. Il gruppo placebo utilizzava semplice margarina, gli altri 3 margarina arricchita con acido eicosapentaenoico (Epa), acido docosaesaenoic (Dha), e acido alfa-linolenico (ALA). I pazienti hanno consumato in media 18,6 g di margarina al giorno, equivalenti a un introito extra di 223 mg di Epa, più 149 mg di Dha, più 1,9 g di Ala nei gruppi di trattamento attivo. Nel corso del follow-up, 29 soggetti hanno sviluppato eventi correlati ad aritmia ventricolare e 27 hanno subito un infarto miocardico. Rispetto ai pazienti del gruppo placebo, i soggetti nel gruppo Epa-Dha-Ala hanno avuto meno eventi correlati ad aritmia ventricolare. Gli omega-3, inoltre, hanno ridotto l'endpoint combinato costituito da eventi correlati ad aritmia ventricolare e infarto fatale.
Diabetes Care, 2011; 34(12):2515-20