gen92015
Dpc in Sardegna, rinnovo dell'accordo con monitoraggio delle terapie
Un riconoscimento da parte della regione della centralità della farmacia nel sistema assistenziale e l'attuazione dell'idea di una farmacia come front office della sanità sul territorio. È questo il commento di
Giorgio Congiu, presidente di Federfarma Sardegna, a margine della presentazione del rinnovo dell'accordo sulla Dpc tra Regione e sindacato regionale, approvato dalla Giunta a fine anno, e della stipula di una convenzione per altre forme di collaborazioni. «Da parte dell'assessore c'è stato un'assicurazione che la farmacia è al centro del servizio farmaceutico regionale e questo è stato visibile anche dall'inserimento in Dpc dei nuovi anticoagulanti orali, con la visualizzazione del piano terapeutico online, e di altri prodotti come teriparatide e denosumab. Particolarmente importante è proprio l'accesso al piano terapeutico che permette di partecipare al monitoraggio delle prescrizioni, alla valutazione della compliance e dell'aderenza della terapia del paziente e di segnalare a medico di medicina generale e allo specialista se il paziente non sta seguendo la terapia. Si tratta infatti di farmaci particolarmente costosi, che possono avere un impatto anche di 10 mila euro l'anno per paziente». In generale, comunque, sottolinea Congiu, «il potenziamento della DPC ha abbattuto la spesa in Sardegna di 17 milioni di euro nel 2013 e di 10 milioni nel primo semestre 2014, assicurando allo stesso tempo un servizio capillare a beneficio del cittadino». Per quanto riguarda i servizi, «sono varie le attività previste. Innanzitutto l'attivazione in farmacia dei microchip della tessera sanitaria, che consente di assegnare la firma digitale e che sarà operativa nel giro di un paio di settimane. Si tratta di un'attività che per il farmacista richiede dai 5 ai 7 minuti di tempo ma che riveste una grande importanza per la popolazione e anche per affermare il ruolo della farmacia. Poi cup, scelta e revoca del medico di medicina generale, ritiro referti, già attivo in alcune province, e soprattutto l'accesso, dietro consenso del paziente, una volta che sarà operativo il sistema, al fascicolo elettronico delle prescrizioni, che consentirà al farmacista di avviare attività di pharmaceutical care». Tra gli altri punti salienti dell'accordo, secondo quanto si legge nel comunicato stampa della regione, «riduzione da 4 a 3 delle fasce di prezzo con contestuale riduzione del costo del servizio di distribuzione per confezione: l'importo minimo di 5 euro è stato esteso ai farmaci con prezzo al pubblico fino a 50 euro, mentre in precedenza riguardava i farmaci fino a 30 euro, con un risparmio previsto per gli utenti nel 2015 di 400mila euro; abbattimento dal 2,2% allo 0,5% dei farmaci del PHT dispensati in convenzione (a costo maggiore), con l'obiettivo di raggiungere quest'anno un risparmio di 900mila euro; un sistema informatizzato a carico di Federfarma Sardegna per la gestione dell'assistenza integrativa (Sistema web care) che, sulla base delle esperienze di altre regioni, potrà permettere risparmi superiori al 10% di quanto finora erogato dalle farmacie; riduzione del prezzo di rimborso delle strisce per autocontrollo glicemico, tanto utilizzate dai diabetici, da 0,513 a 0,478 euro (Iva compresa). Le strisce assorbono il 70% del valore dell'intera assistenza integrativa per diabetici, la riduzione del prezzo di rimborso produrrà, a parità di assistenza a favore dei malati aventi diritto, un risparmio di circa 1 milione e 200mila euro annui. L'Accordo ha una validità triennale e il monitoraggio dei risultati sarà condotta da una specifica Commissione paritetica».
Francesca Giani