giu252013
E-cig, retromarcia: niente farmacia. Vincono Italia e Francia
Farmacia o non farmacia? Il destino delle sigarette elettroniche è controverso. In principio, il Consiglio dei ministri della Salute europei riunito a Lussemburgo lo scorso venerdì si era detto favorevole alla vendita in farmacia. Ora si registra un cambio di direzione, dopo gli interventi dei ministri italiano e francese. “L’idea prevalente con cui i ministri sono arrivati all’incontro» chiarisce il nostro ministero della Salute «era di considerare le sigarette elettroniche contenenti più di 1 mg di nicotina, pari a un medicinale, ma l’intervento dei due ministri, italiano e francese, ha fatto riflettere sul fatto che stando ai pareri del Consiglio superiore della sanità e dell’analogo francese, non ci sono evidenze scientifiche per poterlo affermare. Le istanze dei due ministri sono state quindi accolte e i colleghi europei hanno rimandato la discussione e si sono ripromessi di riparlarne in sede di Parlamento europeo». È attesa nelle prossime settimane, ha confermato il ministro a margine dell’incontro europeo, l'ordinanza con la quale si recepisce il parere del Consiglio superiore di sanità sia per le restrizioni d’uso sia per la parte in cui afferma che le e-cig non possono essere considerate un “farmaco per funzione”, escludendo di fatto la possibilità di venderle esclusivamente in farmacia come gli altri sostitutivi nicotinici, come i cerotti e chewing-gum.