dic102015
Ecm, Ribaldone: serve rilancio, a partire da nuovi stimoli per i farmacisti
Avviare una fase di rilancio della formazione, fatta di regole e controlli funzionanti, un sistema in grado di stimolare la partecipazione, meccanismi e contenuti che siano di interesse tanto per chi è fresco di università quanto per chi ha anni di esperienza, una maggiore omogeneità sul territorio dell'offerta. Sono queste alcune delle sfide che dovrà affrontare nel prossimo periodo la commissione Ecm, insediata oggi e nominata settimana scorsa dal ministero della Salute, dopo che la precedente commissione era decaduta da quasi un anno. Ce ne parla
Felice Ribaldone, membro della commissione in rappresentanza della Fofi: «Mi è stato chiesto dal presidente della Fofi,
Andrea Mandelli, di seguire i lavori in questa fase importante di ripresa della formazione e un elemento decisivo per me è se ci sarà effettivamente l'intenzione e la possibilità di accelerare il processo di rinnovamento. Siamo in un momento molto delicato in cui è necessario dare un forte impulso alla formazione. Quello che occorre fare è chiudere il cerchio: avere regole precise e avviare i controlli sui provider pubblici e privati, ma anche trovare meccanismi di incentivo alla partecipazione, evitando di focalizzarsi eccessivamente sul sistema sanzionatorio, e riuscendo invece a stimolare il coinvolgimento. Il tutto in modo che la formazione risulti interessante a prescindere dall'età, tanto per chi è uscito da poco dall'università, quanto per chi ha sulle spalle anni di esperienza».
Un altro aspetto importante «è fare in modo che il livello nazionale e quello regionale procedano realmente su binari paralleli, così da superare la disomogeneità dell'offerta attuale, in cui ci sono regioni, come la Lombardia, più avanti e propositive e altre che ben poco aggiungono rispetto all'offerta nazionale». Naturalmente, continua, «occorrerà anche capire su che cosa punta il ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin. Al momento, dagli incontri che abbiamo avuto sembrerebbe ben intenzionata, ma dobbiamo vedere come evolve la situazione». Oggi la commissione si è insediata e «prevedibilmente da gennaio si entrerà nel vivo dei lavori, anche dando impulso all'Osservatorio nazionale che, se funziona bene, può essere davvero da stimolo».
Francesca Giani