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feb212018

Eiaculazione precoce, disponibile in Italia farmaco spray approvato per la malattia

Eiaculazione precoce, disponibile in Italia farmaco spray approvato per la malattia
Approvato da Ema nel novembre 2013 e presente dal 2016 nel Regno Unito, è disponibile ora anche in Italia un nuovo farmaco contro l'eiaculazione precoce. Il farmaco è il primo spray a base di lidocaina e prilocaina, approvato per la malattia che, come ha sottolineato Vincenzo Mirone, Professore Ordinario di Urologia presso l'Università Federico II di Napoli, nel corso della conferenza stampa organizzata da Recordati a Milano, «è la più importante disfunzione sessuale maschile, che coinvolge 4 milioni di italiani». La malattia, continua Mirone, «nell'80% dei casi ha una base genetica e si definisce "primaria", il restante 20% (eiaculazione precoce "secondaria") è rappresentato da uomini che fino a circa 50 anni hanno eiaculato normalmente, finché non sono intervenute patologie quali prostatite, disfunzione erettile, malattie tiroidee, ecc., che hanno fatto insorgere il problema». Mentre per l'eiaculazione precoce "secondaria" si può intervenire sulla causa che l'ha generata, nel caso della "primaria", l'individuo rischia di soffrirne per tutta la vita, con gravi conseguenze che incidono sul benessere della coppia. Da qui l'importanza del nuovo farmaco che, come sottolinea l'urologo, è «un farmaco topico specifico in grado di risolvere questo problema». Si tratta di uno spray costituito da due anestetici locali, lidocaina+prilocaina, che bloccano temporaneamente la trasmissione degli impulsi nervosi nel glande, riducendone la sensibilità e comportando, di conseguenza, un ritardo del tempo di latenza eiaculatoria. Lo spray è predosato. La dose raccomandata è di 3 spruzzi, con un effetto dopo 5 minuti. L'efficacia del farmaco si manifesta grazie all'estremo rigore della formulazione, studiata in modo specifico per questa patologia, che garantisce la penetrazione dei principi attivi negli strati mucosi del glande effettuando la propria azione in modo mirato. Registrato in Italia e in numerosi altri paesi europei, il farmaco ha dimostrato la propria efficacia attraverso studi clinici internazionali. Il primo trial clinico è stato completato nell'agosto del 2003, dimostrando un'efficacia significativa nell'aumentare il tempo di latenza medio dell'eiaculazione intra-vaginale. Da allora il farmaco è stato oggetto di diversi studi clinici negli Stati Uniti, Canada ed Europa, coinvolgendo oltre 1.100 individui. L'ultimo studio cardine è stato completato nel luglio 2009, dove il farmaco ha aumentato significativamente il tempo di latenza intra-vaginale di almeno 6 volte rispetto al basale
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