Politica e Sanità

30 Maggio 2017

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Dopo le accese polemiche degli ultimi mesi è arrivato finalmente il momento del voto per la presidenza di Federfarma. Da una parte la squadra formata dai vertici uscenti, guidata da Annarosa Racca con Alfredo Orlandi candidato alla presidenza Sunifar, dall'altra gli sfidanti di Farmacia Futura con Marco Cossolo (Federfarma Torino) come leader e Silvia Pagliacci (Federfarma Perugia) per il sindacato dei rurali.
La competizione si preannuncia serrata e non è detto che si chiuda domani, visto le minacce di ricorso con riferimento alla presunta incandidabilità di Annarosa Racca. Ma al di là delle polemiche e dei potenziali ricorsi, può essere utile confrontare i programmi e le rispettive visioni della farmacia del futuro. Annarosa Racca non ha perso occasione, nel corso della campagna elettorale, per rilanciare la sua idea di «farmacia libera, forte e indipendente».
«Il primo nodo da sciogliere è quello della distribuzione del farmaco con il tavolo della farmaceutica aperto all'Aifa. Abbiamo finalmente dimostrato che la distribuzione diretta non è il meraviglioso risparmio per l'Ssn che era stato ventilato. E su questo abbiamo la filiera unita in questo tavolo all'Aifa». Il passaggio successivo sarà quello della convenzione. «È il secondo obiettivo» conferma Racca «dopo aver riportato il farmaco in toto nella farmacia italiana, cercando di rendere il Pht più fluido e moderno».
Previdenza, statuto, tutela e valorizzazione delle farmacie rurali, oltre all'attenzione al problema delle carenze e delle esportazioni parallele, sono gli altri punti al centro del programma della lista Racca. Sul fronte opposto i temi caldi sono molto simili. Innanzitutto «uniformare la Dpc al tavolo della farmaceutica. L'obiettivo» ha sottolineato Cossolo in una recente intervista a Farmacista33 «è avere una lista chiara e univoca di cosa va in Dpc. Il passo successivo sarà lavorare a un livello minimo di remunerazione che sia comune a tutte le Regioni senza interferire sulle singole trattative regionali che hanno la peculiarità della conoscenza del territorio. Infine ci concentreremo sulla convenzione e cercheremo di spostare il livello di interlocuzione oltre al ministero a livello della Conferenza Stato-Regioni». Cossolo prospetta novità sul modello organizzativo che immagina simile a quello del sindaco con la sua giunta. «Ciascun consigliere» spiega «avrà deleghe specifiche sulla quali operare rendendo conto al consiglio di presidenza». Ora per i 22 candidati che si presenteranno al voto dell'assemblea elettiva di Federfarma, i cui nominativi sono stati ufficializzati venerdì, manca solo il giudizio finale.

Marco Malagutti