Sanità

feb52013

Elezioni, la farmacia chiede risposte alla politica

Angelino Alfano, Renato Balduzzi, Stefano Fassina, Oscar Giannino, Antonio Ingroia, Francesco Storace, Giulio Tremonti. Dal Pdl alla Lega passando per il Pd, le forze politiche schierano i pezzi da novanta, domani all’incontro organizzato da Federfarma per parlare dei progetti sulla farmacia per la nuova legislatura. L’occasione, come spiega il comunicato dell’Associazione dei titolari che annuncia l’evento, per chiedere ai politici di assumere, di fronte ai 50000 farmacisti e ai 25 operatori non laureati che operano nelle 18000 farmacie, alcuni impegni. Innanzitutto quello di valorizzare il modello italiano di farmacia professionale, di proprietà del farmacista, indipendente da logiche commerciali e presente in modo capillare sul territorio, quindi dare stabilità al settore, consentendo alle farmacie di programmare attività e investimenti per migliorare la qualità del servizio, evitando misure che trasformerebbero il farmaco in un mero bene di consumo. Infine favorire l’attivazione in farmacia di nuovi servizi a favore dei cittadini, attraverso un rapido rinnovo della convenzione farmaceutica nazionale. Ma al di là degli annunci ufficiali non mancano gli spunti di attualità per animare l’incontro a cominciare dalle dichiarazioni dell’ex premier Silvio Berlusconi, riprese ieri da Farmacista33, che hanno suscitato molto scalpore nella categoria. In più la presenza dell’ormai ex ministro Balduzzi preannuncia anche un dibattito acceso sulla nuova remunerazione della farmacia. Domani ne sapremo di più.


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