Politica e Sanità

13 Aprile 2016

---

Nessuna responsabilità dei farmacisti sulla preferenza degli italiani a comprare farmaci di marca al posto degli equivalenti. Annarosa Racca, presidente di Federfarma, respinge le accuse rivolte alla categoria durante la puntata di Ballarò in cui si evidenziava una certa predisposizione dei farmacisti a vendere i medicinali di marca al posto dei generici. «Il farmaco equivalente - ha spiegato Racca in trasmissione - è conosciuto in Italia proprio grazie al lavoro che le farmacie negli anni hanno fatto, è un obbligo di legge consigliarlo e lo abbiamo sempre rispettato in tutte le regioni del Paese. Quando nessuno voleva credere ai farmaci equivalenti e tutti erano diffidenti, noi farmacisti abbiamo spiegato l'assoluta inadeguatezza di questi timori». Nello specifico, l'inchiesta messa in onda durante la puntata di Ballarò sottolineava come 9 farmacisti su 10 automaticamente elargivano il farmaco di marca senza proporre il generico. Ma per Racca, un'indagine su 10 farmacie, non può essere considerata rappresentativa della realtà dei fatti.

«C'è in atto un vero e proprio attacco delle multinazionali - ha spiegato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia - proprio alla figura del farmacista come consulente personale del cittadino». Queste multinazionali - ha aggiunto - tendono a far diventare la farmacia un supermercato del farmaco, vanificando tutta una serie di sforzi che le farmacie stanno facendo come ad esempio tutto il processo di modernizzazione delle procedure». E di una vera e propria lobby dei farmacisti parla, invece, Alan Friedman che, rivolgendosi alla presidente Racca, accusa ancora la categoria di essere di intralcio alle varie liberalizzazioni del settore «che invece andrebbero a favore dei prezzi e di servizi ai cittadini».


Rossella Gemma