Farbanca, Antitrust: ok all’acquisizione da Banca Popolare di Sondrio
Farbanca, da Antitrust via libera all'acquisizione da parte di Banca Popolare di Sondrio: non modificherebbe l'assetto concorrenziale del mercato
L'operazione di acquisizione, da parte di Banca Popolare di Sondrio (Bps) del 70,77% del capitale sociale di Farbanca, con cui ne acquisirà il controllo esclusivo, ha avuto il benestare da parte dell'Antitrust. È quanto si legge nel Bollettino del 1° luglio 2019, nel provvedimento n. 27809. L'acquisizione di Farbanca, "società attiva, esclusivamente in Italia, nella fornitura di prodotti e servizi finanziari alle farmacie italiane, soprattutto attraverso la concessione di mutui chirografari a lungo termine per l'acquisto di nuove licenze e/o la ristrutturazione di nuovi locali in quanto comporta l'acquisizione del controllo di un'impresa (...), costituisce una concentrazione" ed è soggetta all'obbligo di comunicazione preventiva in quanto il fatturato totale realizzato nell'ultimo esercizio a livello nazionale dall'insieme delle imprese è stato superiore a 498 milioni di euro, e il fatturato realizzato individualmente, a livello nazionale, da almeno due di esse è superiore a 30 milioni di euro. Su queste premesse, l'Antitrust ha valutato l'iniziativa. "Considerato che Farbanca è attiva essenzialmente nella fornitura di una specifica forma di finanziamento a favore di farmacisti, l'operazione interessa il mercato degli impieghi alle famiglie produttrici-piccole imprese. Pur essendo focalizzata sul segmento farmaceutico-sanitario, essa offre prodotti che, in termini di costi e condizioni, possono essere offerti anche dalla generalità del sistema bancario". La dimensione geografica del mercato è stata valutata "in prima approssimazione di livello provinciale" inoltre mentre "Bps ha un sistema basato sulla propria rete territoriale di filiali, Farbanca si avvale essenzialmente di un modello distributivo digitale". Secondo l'Agcm, quindi, "in considerazione delle dimensioni particolarmente contenute della società acquisita, nonché del diverso modello distributivo, l'operazione non verrà a determinare apprezzabili modifiche strutturali nel mercato interessato. In definitiva, l'Antitrust ritiene che la concentrazione in esame non modifica, in modo significativo, l'assetto concorrenziale del mercato rilevante".
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