Politica e Sanità

17 Aprile 2019

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Farmaci in vendita online, Uk: in arrivo nuove linee guida dal General Pharmaceutical Council per aumentare sicurezza e appropriatezza degli acquisti e delle prescrizioni online

Le farmacie inglesi che vendono online dovranno rimuovere la possibilità di scelta del farmaco soggetto a prescrizione e delle quantità senza previa consultazione con il medico curante, monitorare la tipologia di farmaci acquistati, numero e frequenza degli acquisti presso uno stesso indirizzo, e introdurre robusti controlli sull'identità dei clienti che usufruiscono dei servizi online. Queste le ultime direttive del General Pharmaceutical Council (Gpc) del Regno Unito in materia di acquisti tramite farmacie online, contenute nella "Guidance for registered pharmacies providing pharmacy services at a distance, including on the internet", regolamentazione che aggiorna e incrementa la regolamentazione del 2015.
Le nuove misure sono da calarsi nel contesto di un sempre più frequente ricorso agli shop online delle farmacie, e di una crescente preoccupazione che alcuni siti si appoggino a personale medico al di fuori della Uk. Situazione che impatta negativamente sulla sicurezza percepita dai pazienti in merito ai servizi online: secondo i dati di una ricerca, riportata dal Gpc, il 25% degli intervistati sostiene di essere disposto a utilizzare le farmacie online in futuro, ma il 50% di chi non usa questi servizi vede nella mancanza di sicurezza un problema dirimente.
Nell'ottica di maggior sicurezza e di prevenzione dell'abuso, il farmacista prescrittore online dovrà contattare il prescrittore regolare prima di erogare medicinali soggetti a obbligo di prescrizione. Ai siti Web sarà inoltre impedito di offrire una determinata quantità di farmaco da prescrizione senza previo consulto con il medico curante. Obbligatorio poi monitorare quantità e frequenza degli ordini a uno stesso indirizzo o tramite gli stessi dettagli di pagamento, verificando inoltre l'eventuale combinazione inappropriata di farmaci. Da segnalare infine le misure per il controllo dell'identità degli acquirenti: secondo quanto riportato dal Pharmaceutical Journal, i farmacisti online sono obbligati al controllo tassativo degli identificativi dei clienti, possibilmente utilizzando sistemi standard come lo "Identity verification and authentication standard for digital health and care services", modello di raccolta di dati personali dello Nhs mirato a fornire accesso sicuro ai servizi digitali del servizio sanitario. Tale modello richiede ai pazienti di fornire un passaporto o una patente di guida validi, e sarà utilizzato per la prescrizione e la consegna di uno dei seguenti gruppi di farmaci: antibiotici; medicinali spesso soggetti ad abuso, dipendenza e uso improprio; farmaci che necessitino di monitoraggio continuo; prodotti cosmetici non chirurgici (tossina botulinica).
«Le persone possono essere esposte a gravi rischi se sono in grado di ottenere farmaci non appropriati per loro - ha spiegato Duncan Rudkin, del Gpc -. Stiamo mettendo in atto questa guida aggiornata con ulteriori salvaguardie per proteggere le persone. Vorrei fortemente sollecitare i pazienti e il pubblico che desidera ottenere farmaci online a ricorrere solo alle farmacie online registrate presso di noi, per salvaguardare la loro salute. Queste farmacie devono soddisfare i nostri standard e seguire questa guida, per fornire servizi sicuri ed efficaci. Ispezioneremo le farmacie per accertarci che sia così».
«Qualsiasi misura che assicuri che le vendite di sostanze spesso oggetto d'abuso siano più strettamente controllate deve essere accolta favorevolmente - ha commentato Sandra Gidley, presidente del British Pharmacy Board della Royal Pharmaceutical Society -. È della massima importanza che la vendita sia strettamente controllata e monitorata per evitare che il pubblico abbia un accesso immediato a medicinali come gli oppiacei. In futuro non ci dovrebbero essere scuse, e le persone che deliberatamente ignorano le regole dovrebbero essere trattate di conseguenza. Questa è un'area che i farmacisti delle comunità prendono sul serio e nella quale sono in grado di prevenire vendite inappropriate. Il pubblico dovrebbe aspettarsi non meno vigilanza da parte delle farmacie online».
Malgrado l'evidente impegno nell'ambito della sicurezza e della prevenzione di abuso e dipendenza, alcune voci sottolineano come tali misure «probabilmente imporranno un onere aggiuntivo ai pazienti e ai servizi di farmacia». «Riconosciamo che sono necessari controlli per alcuni farmaci per garantire che i rischi associati alla fornitura online siano gestiti così come quelli delle tradizionali farmacie - commenta Malcolm Harrison, numero uno della Company Chemists' Association -. Siamo tuttavia preoccupati che la guida manchi di chiarezza per consentire ai fornitori di prendere le necessarie decisioni informate e accurate su quali controlli sarebbero necessari per le diverse classificazioni dei farmaci».