apr272012
Farmaci on line, riflessione tra i farmacisti europei per un’armonizzazione delle regole
Armonizzare le norme in vigore nei paesi Ue sulla vendita dei farmaci via Internet per colmare le distanze nell’ottica del Mercato unico. È l’obiettivo al centro della riflessione avviata da qualche settimana dal Pgeu, l’organismo europeo che rappresenta sigle e associazioni dei farmacisti di 31 paesi (dell’Unione e non solo), tra i quali Fofi e Federfarma. La notizia rimbalza dalla Francia e la fonte è Alain Breckler, consigliere dell’Ordine transalpino: «La maggioranza dei paesi rappresentati dal Pgeu» ha dichiarato Breckler al Quotidien du pharmacien «ha già autorizzato la vendita via Internet dei farmaci Otc e una parte di questi consente il commercio on line anche sugli etici. La valutazione in corso nel Pgeu potrebbe sfociare in una proposta di armonizzazione delle regole a livello europeo».
La riflessione, secondo le stesse fonti, sarebbe ancora in pieno svolgimento ma secondo il giornale francese novità importanti potrebbero arrivare già nei prossimi mesi. Per i farmacisti francesi potrebbero essere rivoluzionarie quanto per gli italiani: in entrambi i paesi, infatti, vige il divieto più assoluto al commercio di farmaci via Internet, anche se dal 2003 una sentenza della Corte di giustizia europea (la cosiddetta sentenza Doc Morris) ha rimosso ogni divieto alla vendita per corrispondenza degli Otc purché sussistano due condizioni: la farmacia che vende dev’essere autorizzata nel paese (dell’Unione) in cui risiede e i medicinali venduti devono essere autorizzati nel paese di chi compra.
Non a caso, chi nel Pgeu sostiene la tesi dell’armonizzazione mette anche in luce i vantaggi che deriverebbero dal superamento delle ambiguità che contraddistinguono l’attuale assetto, per operatori e consumatori. Il dibattito è aperto.