lug262019
Farmaci rubati, Nas Catanzaro: sequestrate 10mila confezioni destinate al mercato nero
Farmaci rubati, confiscate dai Nas di Catanzaro circa 10mila confezioni, la maggior parte medicinali per disfunzione erettile o dopanti
Oltre 10mila confezioni di farmaci rubati, destinare alla vendita sul mercato nero e custodite in condizioni irregolari e pericolose per i potenziali utilizzatori dei medicinali. Questo il risultato dell'operazione "Blue Express" dei Nas di Catanzaro, le cui indagini hanno permesso di identificare una fitta rete di attori e complici. Comminati gli arresti domiciliari a tre persone, deferiti in stato di libertà altri 10 soggetti ed emanati numerosi decreti di perquisizione per alcune farmacia, alcuni depositi e alcune palestre in provincia di Catanzaro e Reggio Calabria, secondo l'ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica.
Dopanti e farmaci per disfunzione erettile
Come riporta la stampa locale, circa 10mila confezioni di farmaci destinati al mercato nero sono stati sequestrati dai Nas di Catanzaro con il coordinamento della Procura di Lamezia terme, come risultato della lunga serie di intercettazioni, osservazioni e pedinamenti dell'operazione "Blue Express". Per lo più farmaci per la disfunzione erettile e dopanti da utilizzare in ambito sportivo, i medicinali erano conservati in deposti e magazzini in condizioni di assoluta illegalità, senza rispetto delle norme di sicurezza e temperatura, dopo essere stati trafugati grazie a una nutrita rete di complici: corrieri, magazzinieri farmaceutici e farmacisti, dei quali tre si trovano ora agli arresti domiciliari con l'accusa di costituzione e partecipazione ad associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione di specialità medicinali a uso umano. "I furti e le appropriazioni indebite avvenivano grazie alla complicità di taluni insospettabili magazzinieri che materialmente facevo sparire interi colli di medicine; ad opera dei corrieri compiacenti i quali omettevano la consegna dei farmaci più appetibili presso le farmacie destinatarie; eseguivano ordini fittizi a nome dei farmacisti per poi appropriarsi dei medicinali", si legge nel comunicato dei Nas. Attraverso una rete di spaccio, i farmaci venivano venduti per soddisfare la richiesta dei numerosi clienti. "Particolare di interesse - prosegue il comunicato ufficiale - quello relativo al capo dell'associazione il quale, anche in concorso con altri, al fine di tenere salda la disponibilità ad acquistare i farmaci di origine delittuosa da uno dei farmacisti della sua rete, millantava la conoscenza finanche del Procuratore della Repubblica di Catanzaro, e di altri dirigenti dell'Asp locale, assicurando la possibilità di intervenire sulle controversie amministrative, il cui esito affliggeva la farmacia in questione".