ago282013
Farmaci spesso compatibili con l’allattamento, lo dicono i pediatri Usa
Le madri che allattano i loro figli possono continuare a farlo anche se devono assumere dei medicinali: questo è vero in moltissimi casi e lo assicura un rapporto della American academy of pediatrics appena pubblicato sulla rivista ufficiale (Pediatrics). Ad eccezione dei composti radioattivi (traccianti, mezzi di contrasto, chemioterapici) che richiedono precisi tempi di sospensione dell’allattamento, non sono molti infatti i farmaci che passano nel latte materno in quantità rilevanti e che possono indurre effetti avversi nei neonati. Tra i medicinali d’uso comune quelli a rischio sarebbero alcuni antidolorifici, molti psicofarmaci e diversi supplementi a base di erbe: in questi casi prima di procedere con l’assunzione è meglio cercare di ottenere informazioni più dettagliate. Attualmente il più completo database dei principi attivi, consultabile da parte delle mamme e dei medici, è quello dei National institutes of health chiamato Lactmed, che fornisce anche una app gratuita per iOs e Android. Si consiglia per esempio di evitare l’allattamento se si devono assumere narcotici come codeina, idrocodone e ossicodone, alcuni antidepressivi della classe degli Ssri e la yohimbina, stimolante di origine vegetale; estrema prudenza con tutti gli altri derivati da piante o erbe. In ogni caso, sottolinea il rapporto «prima di rassegnarsi al fatto di dover smettere di allattare, e l'assunzione di farmaci è uno dei motivi principali, bisogna avere tutte le informazioni per capire se effettivamente è necessario».
Pediatrics peds.2013-1985; Published online August 26, 2013