nov102022
Farmaci veterinari, nuove regole su antibiotici per uso umano in deroga. Le ricadute per la dispensazione in farmacia
La prescrizione di farmaci ad uso umano utilizzati in deroga dai medici veterinari non potranno essere dispensate dalle farmacie a partire dal 9 febbraio 2023. Ecco le nuove regole
Le prescrizioni relative a farmaci ad uso umano utilizzati in deroga dai medici veterinari che contengono alcune categorie di antibiotici, antivirali e antiprotozoici non potranno essere dispensate dalle farmacie a partire dal 9 febbraio 2023. La misura è contenuta in un provvedimento che riserva alcune categorie di antibiotici all'esclusivo uso umano che era stato approvato dalla Commissione UE e su cui è tornata di recente Federfarma. Ma che cosa cambia per le farmacie?
Nuove regole sui farmaci veterinari. Saranno operative da febbraio
Il Regolamento, ricapitola Federfarma in una circolare, "fa parte della serie di provvedimenti esecutivi - delegati alla Commissione UE dal Regolamento 2019/6 sui farmaci veterinari - che si sono susseguiti sulla sanità animale". Alla base c'è l'intenzione di "lottare contro la resistenza antimicrobica e promuovere un uso più prudente e responsabile dei farmaci antimicrobici negli animali, anche attraverso norme più rigorose sulla prescrizione veterinaria per uso profilattico e metafilattico". In particolare, il principio è che "determinati medicinali antimicrobici o gruppi di medicinali antimicrobici dovrebbero essere riservati al trattamento di determinate infezioni nell'uomo, in modo da preservarne l'efficacia per la medicina umana".
Nel dettaglio, "il Regolamento di esecuzione n. 2022/1255 eÌ stato approvato dalla Commissione UE dopo una lunga gestazione e polemiche e stila un elenco di 18 categorie di antibiotici, 18 categorie di antivirali ed 1 categoria di antiprotozoici riservati al trattamento di determinate infezioni nell'uomo". A essere previsto è che "i medicinali veterinari contenenti uno o più antimicrobici o gruppo di antimicrobici indicati dal provvedimento non potranno più essere autorizzati all'immissione in commercio all'interno del territorio dell'Unione europea", e "le AIC di farmaci contenenti tali categorie e commercializzate nel nostro Paese dovranno cessare la loro validità". "Lo stesso" vale "per i mangimi medicati che contengano tali categorie di farmaci". Ma, continua Federfarma, "secondo le informazioni forniteci da Banca dati Federfarma il 21 ottobre, attualmente in Italia non viene commercializzato alcun farmaco veterinario contenente le categorie di antimicrobici ed antivirali elencate nel Regolamento di esecuzione della Commissione UE".
Le ricadute del provvedimento sulle farmacie
Quali sono le ricadute del provvedimento? "Il divieto si estende tuttavia anche all'uso in deroga di farmaci ad uso umano contenenti principi attivi appartenenti alle categorie elencate nel Regolamento. In questo caso, invece, alcuni farmaci ad uso umano appartenenti alle suddette categorie sono effettivamente commercializzati in Italia. Il Regolamento entrerà in vigore il 9 Febbraio 2023, in modo da lasciare ai veterinari, ai proprietari di animali e agli operatori economici interessati il tempo necessario per adeguarsi al divieto di utilizzo di tali sostanze, che, comunque, da quella data non potranno più essere neì prescritti in una ricetta veterinaria neì dispensati".
La lista dei farmaci non più dispensabili dalle farmacie
Per quanto riguarda "l'individuazione dei farmaci ad uso umano che non potranno più essere utilizzati in deroga nelle prescrizioni veterinarie è già presente nella BDF versione 2.0" e "una lista verrà inviata da Federfarma alle farmacie". In merito a ogni modo agli Antimicrobici o gruppi di antimicrobici riservati al trattamento di determinate infezioni nell'uomo e indicati dal provvedimento europeo la lista comprende, per citarne alcuni, Carbossipenicilline, Ureidopenicilline, Ceftobiprolo, Ceftarolina come antibiotici, Amantadina, Baloxavir marboxil, Celgosivir, Favipiravir, Galidesivir, come antivirali ma anche Antiprotozoici (Nitazoxanide).
Francesca Giani