nov112016
Farmacia dei servizi in Lombardia, commissione Sanità: sì a proposta di legge
La farmacia dei servizi entra nella nuova proposta di legge sul servizio farmaceutico della Lombardia, licenziata nei giorni scorsi dalla commissione Sanità del Consiglio regionale. Nel profilo dei servizi erogati, la telemedicina, prestazioni di analisi, prenotazioni di visite ed esami specialistici, campagne di prevenzione, integrativa, monitoraggio delle terapie in collaborazione con medici di famiglia e pediatri di libera scelta.
La proposta deve passare all'esame dell'assemblea per l'approvazione e tra luci e ombre riceve il plauso di Federfarma Lombardia: «Siamo soddisfatti per le disposizioni sulla farmacia dei servizi. Nell'iter consiliare della proposta di legge cercheremo di introdurre altre modifiche». Secondo il sindacato, il passaggio più importante delle nuove norme, che andranno ad «armonizzare le norme in materia di farmacie con il nuovo assetto della sanità lombarda, ridisegnato dalla riforma dell'anno scorso», è nell'articolo «sulle farmacie di servizio». L'obiettivo è «promuovere la valorizzazione della rete delle farmacie territoriali, che in aggiunta alle funzioni già assicurate (distribuzione di farmaci e presidi sanitari, autodiagnostica eccetera) sono autorizzate a varare programmi di promozione della salute, erogare prestazioni analitiche e di telemedicina, distribuire prodotti e ausili di protesica e assistenza integrativa, fornire servizi alla persona in raccordo con le Ats (la nuova denominazione delle Asl lombarde), assicurare il monitoraggio dell'aderenza terapeutica nell'ambito dei modelli di presa in carico e attraverso strumenti validati».
Nella zona d'ombra, invece, gli articoli sui turni: «La proposta di legge fissa a 90mila abitanti, incrementabile fino a 100mila nei centri a elevata densità di popolazione, il quorum sul quale parametrare il totale delle farmacie in servizio notturno, mentre Federfarma avrebbe preferito arrivare a 120mila, considerata la liberalizzazione degli orari e le aperture fino a tarda notte». Un altro articolo su cui il sindacato non è «del tutto soddisfatto» è quello sulle commissioni di vigilanza».
(SZ)