Sanità

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Farmacie Lazio, nelle territoriali il farmaco per fibrosi polmonare idiopatica

Farmacie Lazio, nelle territoriali il farmaco per fibrosi polmonare idiopatica
Per i pazienti del Lazio affetti da fibrosi polmonare idiopatica (Ipf), in terapia con pirfenidone, garantirsi la continuità terapeutica con il farmaco sarà più semplice: la Regione, dal 1 gennaio 2016, ha adottato per prima in Italia una nuova dinamica distributiva deliberando il passaggio dall'erogazione dalle farmacie ospedaliere alle farmacie territoriali, generalmente vicine alla residenza del paziente. La decisione è contenuta in una nota firmata da Vincenzo Panella, neo Direttore generale della Direzione salute e politiche sociali del Lazio. Finora il pirfenidone, unico farmaco per l'Ipf a essere oggi commercializzato in Italia, poteva essere ritirato solo presso le farmacie dei Centri ospedalieri di riferimento autorizzati dalla Regione (San Camillo, Policlinico Gemelli e Policlinico di Tor Vergata), tutte concentrate nella Capitale e aperte solo in determinate fasce orarie. Per i pazienti che lavorano o per i molti che, provenienti da fuori città, devono farsi accompagnare a causa del precario stato di salute, questa situazione crea non poche difficoltà, che aumentano per chi fa uso dell'ossigeno. Ad avanzare la richiesta della distribuzione territoriale, interpretando questo disagio, era stata l'associazione di pazienti 'Un respiro di Speranza' presieduta da Alessandro Giordani, che aveva fatto presente il problema nel corso di un convegno che aveva visto tra i presenti alcuni rappresentanti della Regione Lazio. «La nostra richiesta è stata accolta favorevolmente dalla Regione, che ha dimostrato grande sensibilità nei confronti dei pazienti» ha spiegato Giovanni Puglisi, Primario di Pneumologia dell'Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini. È stato infatti Puglisi, sostenuto dagli altri centri romani (Policlinico di Tor Vergata e Gemelli), a portare la richiesta dei pazienti direttamente all'attenzione della Regione, che l'ha successivamente accolta: in molti chiamano già questo atto 'Nota Puglisi'. Nello specifico, è prevista una prima normale fase di passaggio durante la quale le farmacie territoriali dovranno attivarsi per richiedere il farmaco. Per evitare che questa fase di assestamento duri troppo a lungo, creando attese, confusione e incertezze nei pazienti, potrebbe essere utile che la Regione chieda alle farmacie territoriali di attivarsi "burocraticamente" per le ordinazioni senza attendere l'arrivo dei primi pazienti con la prescrizione, dato che dal momento della prescrizione al momento della distribuzione il tempo medio, causa necessari passaggi burocratici, è di 7 giorni. Ai pazienti che ne hanno possibilità si consiglia di recarsi presso la farmacia territoriale di riferimento e far presente la propria necessità.
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