mag162014
Farmacie tedesche: fatturati in crescita, molto lenta
Dopo quattro anni di calo costante l’attività delle farmacie tedesche è in ripresa, anche se il numero di esercizi in Germania continua a diminuire, a testimonianza del fatto che la situazione resta preoccupante. Si è concluso così il congresso economico dei farmacisti, tenutosi a Berlino la scorsa settimana, dopo il moto di ottimismo iniziale «ho finalmente delle buone notizie da annunciarvi» aveva esordito Fritz Becker, presidente del sindacato dei farmacisti, presentando con entusiasmo i dati sul netto rialzo economico delle farmacie registrato nel 2013 e del ritorno alla crescita dopo parecchi anni di declino. Dallo scorso anno infatti le farmacie godono di migliori condizioni finanziarie e di una situazione economica e sociale più favorevole. Il fatturato e i volumi delle vendite, comprese quelle degli Otc, sono ripartiti. I proventi netti sono aumentati del 18% nel 2013 rispetto al 2012 attestandosi a 124.393 euro dopo anni di ribassi continui. È vero anche che gli ultimi quattro anni sono stati particolarmente negativi e segnati da piani di rigore eccezionali proprio sui farmaci. A riportare in attivo anche l’aumento di 30 centesimi dell’onorario dei farmacisti che passa da 8,05 a 8,35 euro per confezione mentre lo sconto alle di casse malattia, vale a dire lo storno che i farmacisti devono riconoscere alle casse quando dispensano farmaci coperti dall’assicurazione sociale, è stato ridotto da 2,05 euro a 1,77 euro per confezione. Infine i farmacisti lo scorso anno hanno rinegoziato i forfaits per i turni di notte e i fine settimana, rivalutandoli, tanto che ora sono riconosciuti 252 euro per guardia, per aiutare soprattutto le farmacie rurali, isolate e più colpite dalla crisi, a mantenere la loro attività. Tuttavia, ha proseguito Becker non tutto è roseo: i ricavi delle farmacie crescono molto più lentamente che negli altri settori di attività, compresi quelli della salute. Le preparazioni rimangono sottopagate mentre una serie di compiti amministrativi e normativi sono ancora obbligatori. I farmacisti protestano contro le sanzioni che si ritrovano se non rispettano alla lettera le disposizioni imposte dalle casse per obbligarli a dispensare sistematicamente il generico meno caro. Diversi sono i processi in cui sono contrapposti i farmacisti e le casse rispetto a questo tema, tanto più critico da quando le carenze degli stock obbligano spesso i farmacisti a ricorrere a prodotti diversi da quelli previsti dalle casse malattia. In questo caso sono dispensati dalla sanzione, però devono giustificarsi e non sempre ottengono ragione. Ma è soprattutto la demografia professionale a essere inquietante e rivelatrice di una crisi di fondo: quest’anno c’è stato ancora un calo del numero del numero di farmacie, alla fine del 2013 se ne contavano 20.662, 260 in meno rispetto al 2012 e la Germania ha perso in tutto 900 farmacie dal 2009, quando erano 21. 548. Nel 2013 la situazione è comunque migliorata perché è calato il numero assoluto di farmacie che hanno chiuso i battenti, tuttavia continua a calare anche l’apertura di nuovi esercizi, rispetto al periodo 2000-2008, addirittura molti farmacisti non trovano successori e sono quindi costretti a chiudere. Queste cifre per la Federazione delle associazioni tedesche di farmacisti (Abda) dimostrano che la mancanza di fiducia nel futuro, legata alla politica di austerità, si riflette sul territorio con un calo preoccupante dell’offerta e dei servizi sanitari per i pazienti. (E.L)