giu182014
Farmacista Usa denuncia i molti bugs della ricetta elettronica
Negli Stati Uniti la sparizione del supporto cartaceo non ha ridotto gli errori, come si pensava, ma ha piuttosto generato errori più leggibili perché essendo compilate a computer le ricette sono sempre chiare e comunque leggibili, rispetto a quando il farmacista doveva interpretare i geroglifici scritti a mano dal medico. È questo il giudizio di un farmacista americano che sulla rivista Drug Topics analizza in dettaglio le problematiche insorte con la diffusione negli Usa della prescrizione elettronica. Il sistema elettronico è già in vigore da diversi anni e tuttavia gli errori di compilazione non mancano e a volta sono tali da impedire del tutto la spedizione della ricetta. Un problema che ricade sul farmacista, che deve rimandare indietro il paziente senza il farmaco, anche se la colpa non è sua. Il torto in genere è degli uffici prescrittivi: può essere un errore di formazione, che ricade sul provider scelto, o anche un errore da mancato apprendimento, quando un medesimo errore, più volte segnalato dalle farmacie, continua ad essere ripetuto perché gli uffici prescrittivi non tengono conto delle segnalazioni ricevute. In sintesi l'autore dell'articolo propone alcune soluzioni per correggere gli errori, alla fonte ed evitare inutili perdite di tempo per il farmacista e il paziente. In primo luogo si dovrebbe poter comunicare direttamente con l'ufficio prescrittivo, premendo un tasto che invia l'errore, mentre attualmente le segnalazioni sono effettuate via telefono o fax e restano quindi in attesa di risposta. Possibilmente poi l'ufficio che ha ricevuto la segnalazione dell'errore dovrebbe provvedere a correggerlo in tempi brevi. Meglio ancora poi se si potesse intervenire a monte della prescrizione, programmando il software in modo che non consentisse al medico di indicare principi attivi, dosi o confezioni non esistenti in commercio. L'ideale sarebbe uno scambio reciproco e costruttivo tra farmacisti e fornitori di ricette elettroniche, così da condividere le informazioni necessarie alla preparazione di software capaci di proporre da un lato scelte rigide e corrette e, dall'altro, di acquisire e correggere eventuali errori inviati dalla farmacia. (
E.L.)