mag282015
Fascicolo sanitario elettronico, Fvg: impegno per messa in rete farmacie. Via a progetto politrattati
Un'alleanza tra farmacisti, medici di famiglia, specialisti, infermieri, e in generale tutti i professionisti della salute che intervengono nella prescrizione e nel monitoraggio dei farmaci, finalizzata alla rilevazione, studio, verifica ed eventuale revisione delle prescrizioni di pazienti politrattati, in particolare anziani, in modo che siano appropriate e dirette al reale benessere della persona. È questo al centro di progetto promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia - e inserito nelle Linee di gestione del Servizio Sanitario Regionale - che vede il coinvolgimento di Federfarma regionale. A darne notizia una nota regionale, che mette in evidenza, secondo quanto dichiara l'assessore alla Salute,
Maria Sandra Telesca, come «l'uso di molti farmaci in contemporanea rischia di diventare dannoso per la salute e, oltretutto, costoso per il sistema» e da
Francesco Pascolini, presidente di Federfarma Fvg, arriva l'apprezzamento: «Il progetto, che ha visto anche il coinvolgimento di farmacologi dell'università di Udine, nasce dalla volontà di governare la spesa sanitaria ma prima ancora dagli obiettivi rimarcati dalla legge di riforma del servizio sanitario regionale di mettere al centro il cittadino. Cuore del progetto è la polifarmacoterapia, in particolare negli anziani, e le modalità prevedono la partecipazione di tutti i professionisti della sanità coinvolti nella filiera del farmaco, dalla prescrizione al monitoraggio e alla verifica». Per quanto riguarda il ruolo delle farmacie di comunità «il progetto prevede la distribuzione di materiale informativo ai pazienti, con un'attività di sensibilizzazione ed educazione sanitaria da parte del farmacista, che fa un'opera di screening e di orientamento del paziente dal medico. In sostanza, in un'ottica di riconciliazione farmacologica con il medico di medicina generale, laddove vi sia una situazione red flag, di criticità, il paziente viene inviato dal suo medico di famiglia, per una rivalutazione della terapia ed eventualmente un successivo passaggio con lo specialista». Punto di forza della farmacia è proprio che «questa attività si inserisce nella quotidianità della nostra professione. Da noi entrano 100-200 pazienti al giorno, che conosciamo personalmente nella loro storia clinica e farmacologica». Con la Regione, fa il punto Pascolini, «stiamo poi lavorando a un ulteriore progetto che è l'agenda elettronica, prodromica al Fascicolo sanitario elettronico. Il presupposto - e il fil rouge - è che le interazioni tra farmaci rappresentano un elemento di forte criticità ma queste sono determinate anche da tutti quei farmaci che non passano attraverso il servizio sanitario nazionale o perché non soggetti a prescrizione o semplicemente perché effettuate in regime privatistico». Punto, questo, su cui le farmacie possono dare un grande contributo e anche «un punto di osservazione che altrimenti mancherebbe». Step per l'attivazione del progetto è la «messa in rete delle farmacie nel sistema informatico regionale insieme agli altri operatori della salute e su questo c'è un impegno da parte della Regione. Per noi è un punto di particolare importanza anche nella direzione della farmacia dei servizi che è contenuta proprio nella legge di riforma sanitaria del 2014».
Francesca Giani