apr172014
Fascicolo sanitario elettronico, Mandelli: tappa fondamentale per farmacia dei servizi
È partito il conto alla rovescia per il Fascicolo sanitario elettronico. L’ultimo step è stata la pubblicazione, il 31 marzo scorso, delle linee guida per la predisposizione dei progetti regionali. Ora le Regioni hanno tempo fino al 30 giugno 2014 per predisporre i loro piani in modo da realizzare l’archiviazione e la gestione informatica dei documenti sanitari dei cittadini. Che opportunità rappresenta per le farmacie la digitalizzazione della sanità? Lo abbiamo chiesto al presidente della Fofi Andrea Mandelli che conferma l’importanza del passaggio con particolare riferimento al dossier farmaceutico aggiornato a cura del farmacista. «Veder pubblicate le linee guida per la presentazione dei progetti regionali è confortante» sottolinea Mandelli. «La digitalizzazione della sanità, infatti, non è ulteriormente rinviabile se si vuole realizzare un reale contenimento della spesa sanitaria che non vada a detrimento dell’assistenza ma, anzi, contribuisca a migliorare significativamente la qualità delle prestazioni rese ai pazienti e anche la loro qualità della vita. Si potranno finalmente far muovere le informazioni e non le persone e questo è fondamentale soprattutto se si considera l’obiettivo di territorializzare la tutela della salute». Un'altra opportunità, spiega il presidente Fofi è rappresentata dalla possibilità di ridurre il rischio clinico e di evitare l’inutile duplicazione delle prestazioni. E su questo fronte è fondamentale il ruolo del dossier farmaceutico che lo stesso Mandelli ha promosso con un emendamento al decreto del Fare. «Basti pensare» spiega «alla possibilità di evitare prescrizioni inutili e di ridurre significativamente il rischio di interazioni farmacologiche, sempre presente quando i diversi attori della cura, medico di medicina generale, specialista territoriale, specialista ospedaliero e farmacista non hanno la certezza di quali farmaci siano stati prescritti – e assunti – dal paziente. Si verrebbe a sanare» continua Mandelli «una carenza che da sempre denunciano tutti gli studi scientifici dedicati alla terapia farmacologica sul territorio, sempre negativa ma particolarmente grave in un momento in cui aumentano la cronicità e la poliprescrizione, negli anziani ma non soltanto». Infine Mandelli si sofferma su un ultimo aspetto che rende il dossier farmaceutico prezioso: la possibilità di far decollare anche in Italia l’automedicazione responsabile. «Un fatto» sottolinea «che può di per sé contribuire significativamente alla riduzione delle prestazioni improprie a carico del Servizio sanitario. Mi auguro che entro il prossimo giugno tutte le Regioni riescano a presentare i loro progetti, sarà una tappa fondamentale anche per lo sviluppo della farmacia dei servizi».
Marco Malagutti