nov282018
Fattura elettronica, Fofi: esonero evita duplicazione di onere. Ora occhi puntati su iter ed eccezioni
La Fofi plaude all'approvazione in Commissione Bilancio del Senato dell'esonero dall'obbligo di fatturazione elettronica per i sanitari già tenuti a spedire online i dati delle fatture nel sistema Tessera Sanitaria del Fisco. L'introduzione dell'esonero, valido per il periodo di imposta 2019, è «fortemente sostenuta dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti» e «costituisce un'importante misura di semplificazione», scrivono il Presidente Fofi Senatore
Andrea Mandelli e il Segretario
Maurizio Pace. Le farmacie «vedono venir meno un adempimento che rappresentava la duplicazione di un onere», per via del concomitante obbligo di spedire ogni anno tra gennaio e febbraio - e sempre al sistema Ts dell'Agenzia delle Entrate- i dati contenuti nelle transazioni verso privati in vista della precompilazione dei modelli 730 con relative detrazioni. «Si tratta, pertanto, di un apprezzabile risultato, frutto dell'impegno federale».
Contrassegnato dalla dicitura DDL n. 886, il decreto legge 119/2018, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria, è in fase di conversione e deve passare per l'aula del Senato e quindi per la Camera per essere definitivamente approvato entro Natale. La VI Commissione Bilancio ha approvato un emendamento proposto dal relatore
Emiliano Fenu (M5S) che fa rientrare anche i farmacisti, i medici e i dentisti, oltre che tutte le figure sanitarie (in genere non tenute ad applicare l'Iva sulle prestazioni) tra le categorie esentate dalla e-fattura. La deroga peraltro riguarda il solo 2019 e le sole transazioni nei confronti di privati contenenti dati fiscali già trasmessi al Sistema Tessera Sanitaria, in genere gli scontrini fiscali ai pazienti o tutto ciò che riguarda questi ultimi. Eventuali fatture prodotte dal farmacista da fornitore verso altri committenti richiedono invece il nuovo "trattamento" che consiste innanzi tutto nel loggarsi al cassetto dell'Agenzia delle Entrate e di dotarsi di un software ad hoc o in alternativa di rivolgersi al commercialista per compilare, inviare e archiviare le fatture elettroniche.
E ancora, l'esenzione non vale per le fatture ricevute, quindi se il fornitore non consegna nulla di scritto -i documenti cartacei non avrebbero più valore legale - bisognerà aspettare che sia l'Agenzia delle Entrate a girare il documento online. Non è tutto: una volta in assemblea, il percorso dell'emendamento in questione -10.0.100, già in parte "asciugato" rispetto al testo originale - potrebbe subire degli stop, forse legati anche alla contrattazione sui saldi della manovra di bilancio in corso a Bruxelles tra Governo ed Unione Europea. Per il momento i vertici Fofi sottolineano la soddisfazione di essere stati ascoltati, sottolineando «che le possibili criticità per l'entrata in vigore dell'obbligo di fatturazione erano state già rappresentate da alcuni deputati appartenenti al gruppo di Forza Italia, tra cui il Presidente Andrea Mandelli, nell'interrogazione a risposta immediata, depositata il 7 novembre ed indirizzata al Ministero dell'Economia e delle Finanze».
Mauro Miserendino