set122015
Federfarma, ha prevalso la responsabilità. Mnlf: assist ai grandi capitali
«I cittadini potranno continuare a trovare tutti i medicinali di cui hanno bisogno nella farmacia sotto casa, con le massime garanzie di sicurezza e con il più alto livello di tutela della salute. È questo l'esito della scelta delle Commissioni VI e X della Camera di mantenere la ricetta medica in farmacia». Così in una nota Federfarma commenta l'esito dell'esame del ddl Concorrenza da parte delle Commissioni VI e X della Camera. «Apprezziamo molto - dichiara
Annarosa Racca, Presidente di Federfarma - il fatto che nelle Commissioni abbia prevalso il senso di responsabilità e la volontà di salvaguardare l'efficienza del servizio farmaceutico, in linea con la scelta effettuata dal Governo di evitare che farmaci con ricetta medica, destinati alla cura di patologie serie, uscissero dalle farmacie, ipotesi non applicata in nessun Paese europeo. Il testo uscito dalle Commissioni - conclude Racca - è, infatti, rispettoso della funzione sociale e sanitaria della farmacia e della professionalità dei farmacisti che in essa operano». Anche
Vittorio Contarina, presidente di Federfarma Roma sottolinea lo scampato pericolo per le farmacie con un unico dubbio riferito alla possibilità per i distributori del farmaco di essere parte delle società di capitale che gestiranno farmacie senza nessun vincolo. Un tema che divide, sottolinea Contarina nella lettera inviata alle farmacie associate, vista la possibilità che «le grandi multinazionali della distribuzione del farmaco potranno rilevare farmacie e di conseguenza la competizione con esse sarebbe insostenibile». Soddisfazione sul fronte della fascia C anche da Farmacieunite, sindacato indipendente di titolari, mentre rispetto all'ingresso del capitale, «chiaramente sostenuto e spinto da veri e propri colossi dell'economia mondiale» esprime un cauto ottimismo: «Proviamo a dare una lettura positiva della questione, considerando che l'interesse nei confronti della farmacia italiana da parte di alcuni grandi gruppi denoti, al di là di un realistico momento di difficoltà, anche elementi di vitalità e di potenzialità per gli esercizi del nostro Paese».
Di tutt'altro tenore i commenti sul fronte delle parafarmacie. «Ancora una volta la politica abdica davanti a lobby e corporazioni, ancora una volta il falso riformismo fa un "assist" ai grandi capitali trasformando un monopolio di fatto in un oligopolio» dichiara il presidente del Movimento nazionale liberi farmacisti
Vincenzo Devito. Il risultato finale, secondo il presidente Mnlf è «nessun incremento della concorrenza, nessun risparmio per i cittadini, nessun nuovo posto di lavoro, ma un nuovo e robusto oligopolio». «L'atteggiamento del Pd sulla vendita dei farmaci è inconcepibile» sottolinea in una nota il presidente Federazione nazionale parafarmacie italiane,
Davide Gullotta. «Mettendosi dalla parte delle lobby e delle grandi multinazionali il partito di Renzi tradisce la sua storia di partito progressista e da sempre schierato dalla parte del cittadino» conclude.
Marco Malagutti