dic172012
Federfarma: necessari chiarimenti sulla “pillola antisbronza”.
Una maggiore chiarezza sulla “pillola antisbronza” e sulle sue indicazioni di vendita. A circa due settimane dall’immissione in commercio nelle farmacie genovesi di Etisorb, è quanto richiede Federfarma in una lettera inviata ieri al Ministero della Salute. La richiesta di indicazioni più precise su “come debba essere qualificato il prodotto Etisorb” e “se possa considerarsi regolarmente vendibile al pubblico” giunge dopo la pubblicazione di articoli che avevano messo in dubbio la sua autorizzazione alla vendita da parte del Ministero della Salute e del Consiglio Superiore di Sanità. In particolare, una notizia diramata dall’Amsa, aveva riportato che Etisorb non solo non avrebbe «ancora ottenuto alcuna autorizzazione da parte del dicastero» ma che addirittura avrebbe ricevuto «un parere negativo dal Consiglio Superiore di Sanità». Anche se nel sito della “pillola” si legge che Etisorb non deve essere considerato un farmaco, ma un dispositivo medico senza obbligo di autorizzazione da parte dell’Aifa, l’attenzione da parte di farmacisti e specialisti è stata alta fin da subito. A sollevare i primi sospetti, Gianni Testino, vicepresidente della Società italiana di alcologia e docente al San Martino di Genova che, in un’intervista al quotidiano La Repubblica ha messo in luce la pericolosità insita nel messaggio con cui Etisorb è stata pubblicizzata nelle farmacie, parso come un vero e proprio incentivo al bere incontrollato e uno sdoganamento della “sbronza”. Ora si attende la risposta del Ministero della Sanità a Federfarma, mentre a seguito di varie segnalazioni, nei giorni scorsi sono già scattati i controlli dei Nas nelle farmacie genovesi e non si escludono ispezioni più approfondite nell’azienda produttrice.