feb212014
Fiducia e popolarità: i pazienti le accordano alla farmacia
Le farmacie sono i presidi sanitari preferiti dai pazienti in tutto il mondo, mentre in fondo alla classifica delle strutture si trovano le assicurazioni sanitarie private. Sono questi i dati emersi da una ricerca effettuata, attraverso 800 associazioni di pazienti distribuite in tutto il globo, da Patient view, gruppo di consulenti britannici che a partire dal 2000 ogni anno si occupa di valutare come i pazienti percepiscono e giudicano i servizi sanitari e i trattamenti medici. L’ultima inchiesta si è svolta tra novembre e dicembre del 2013, ha riguardato gli Stati Uniti, l’Europa e l’Australia e ha posto domande sul gradimento di servizi e prodotti sanitari; non sono state oggetto d’indagine le cure e, di conseguenza, il rapporto con i medici è escluso da questa ricerca. Dai risultati dell’indagine emerge che il 62% delle associazioni di pazienti si dichiara molto soddisfatta o soddisfatta delle farmacie che conquistano il miglior punteggio tra tutte le opzioni proposte. Le aziende che producono dispositivi e prodotti medicali sono al secondo posto, seguite dai servizi sanitari privati, in veste di fornitori ma non per l’assistenza. I pazienti, inoltre, preferiscono nettamente i servizi sanitari pubblici (43%) alle assicurazioni private, apprezzate solo dal 26% degli intervistati. Per quanto riguarda l’industria farmaceutica, i pazienti hanno più fiducia nelle società che producono generici e medicinali oggetto di biotecnologie, piuttosto che nelle grandi aziende tradizionali, premiate con un giudizio di reputazione buona o eccellente nel 36% dei casi, percentuale in netto calo rispetto al valore analogo misurato nel 2011. In generale le aziende più conosciute tra i pazienti sono quelle che producono farmaci antiretrovirali, come ViiV e Gilead; popolarità in forte crescita dal 2011 al 2013 per la francese Sanofi, l’israeliana Teva e l’italiana Menarini, mentre altre industrie sono retrocesse, come Novartis. Anche se va detto che la popolarità è legata anche alla copertura mediatica di cui è fatta oggetto l’azienda, e alle relazioni che quest’ultima intrattiene con i pazienti stessi. (E.L.)