dic52014
Fontanesi (Veneto): distribuzione diretta è spreco. Farmacisti pronti per innovazione
La tendenza alla distribuzione diretta presente in diverse Asl è contraria a una gestione economica della sanità, tanto che si può dire che se si deve parlare ancora di risparmi quello è un capitolo su cui andare ad agire, attivando esperienze di distribuzione per conto, che offre per altro vantaggi in termini di monitoraggio della spesa, di pharmaceutical care e di servizio al cittadino. A lanciare l'appello
Alberto Fontanesi, presidente di Federfarma Veneto: «mi riferisco alla mia regione, dove c'è un uso forte della distribuzione diretta, che sta creando difficoltà a cittadini e farmacie, ma il discorso vale in generale. La distribuzione diretta è una scelta anti economica che non riusciamo a comprendere e andrebbe attivata solo per quelle rare situazioni di reali necessità cliniche». A dimostrarlo il fatto che «le farmacie del territorio sono in grado di gestire farmaci ad alto costo, offrono un monitoraggio della spesa, ma anche un controllo sul paziente, che, data la capillarità del servizio e il fatto che il cittadino in farmacia entra di frequente per vari motivi, può essere più stringente di quello di asl o ospedali». La nostra speranza «è allora quella che nella nostra, come in altre regioni, mettano mano alla distribuzione diretta. Per quanto ci riguarda ci siamo attivati con la regione per far presente la situazione e soprattutto abbiamo avviato programmi di formazione dei farmacisti sull'innovazione».