as è l'articolo che volero postare, dove x mio errore ho messo utile ma intendevo reddito, i famosi 107.000 euro
http://www.laboratoriofa...3/Farmamese_2012_n3.pdf
È corretto affermare che il
farmacista guadagna 107.000
euro l’anno, senza fare le dovu-
te distinzioni tra reddito perso-
nale e reddito aziendale?
A parte il fatto che i valori del 2009
sono scesi, e non di poco, nel 2011,
rimane il fatto che questo dato vie-
ne letto e amplificato nelle trasmis-
sioni televisive in modo improprio,
cioè come il reddito dei farmacisti e
non dell’impresa farmacia, come in-
vece dovrebbe essere. Le conse-
guenze per la categoria, soprattutto
in questo momento, sono facilmen-
te intuibili. La farmacia privata ita-
liana, com’ è noto, è frequente-
mente gestita come impresa familiare
o come società di persone e, per-
tanto, l’importo di tale dato statisti-
co deve, mediamente, essere diviso
per due per poter essere traslato e
considerato come “reddito medio dei
farmacisti”. In questo caso 54.000
euro lordi annui.
Concludo con una considerazione
positiva: le farmacie, seconde nella
graduatoria dei redditi dichiarati,
possono essere sicuramente consi-
derate contribuenti virtuosi, qualità
confermata dall’alta percentuale di
congruità naturale nelle risultanze de-
gli studi di settore.
!
In realtà, su tale reddito, che
cosa pesa? E allora in media a
quanto si riduce?
Se dal reddito medio lordo (54.000
euro) togliamo tasse, per 17.000
euro, ed Enpaf, per 4.250 euro, re-
stano in tasca del farmacista titola-
re 32.750 euro, che dovrebbero re
munerare il lavoro da lui svolto, il ca-
pitale che tiene investito e il reddito
d’impresa