Leggendo gli abstract vedo dei pesanti limiti metodologici, io non sono nessuno, ma mi sembra evidente che i toni di questo articolo (sia nel titolo che nel testo) siano poco aderenti alle conclusioni che bisognerebbe trarre. Anche presentare i dati non secondo i medicinali prescritti ma secondo la propensione generale del medico verso la omeopatia è un criterio discutibile. Non mi stupisco di quali riviste possano pubblicare metodiche così pasticciate.