Panem et circenses. Oltre a ciò non sembra che ci sia un progetto. E intanto i nostri figli non vanno a scuola ( imparano molto superficialmente le nozioni di base in dad) e intanto diventano degli asociali digitali (come dimostrano gli episodi eclatanti dei pestaggi di Roma e del nord di Milano). E noi genitori e contemporaneamente professionisti siamo stremati da decisioni disorganiche e pressioni derivanti da messaggi illusorii ( chi vorrà dispiacere i clienti rimasti non attivando la lotteria? ) e mal celati ricatti ( chi non farà partecipare può essere "redarguito"). Insomma dobbiamo essere farmacisti, educatori sanitari, ecc... inoltre ora "animatori" per giochi a premio ma in cambio solo sperare , a nostra volta, di essere premiati dalla lotteria?! Anche stavolta lo Stato ci ripagherà con una pacca sulla spalla e dicendoci che con la farmacia dei servizi possiamo recuperare redditività in proporzione alla nostra capacità imprenditoriale. Signori, le mani sono due !