Sanità

mar82011

Frena l’aspettativa di vita, colpa del poco stile

La salute degli italiani sta perdendo colpi a causa delle cattive abitudini alimentari, la sedentarietà, il vizio del fumo, il consumo di alcol ma anche per il «deteriorarsi soprattutto nelle regioni in difficoltà economiche come quelle del Sud, di interventi adeguati per mancanza di investimenti nella prevenzione». È l'analisi di Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto di Igiene della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'università Cattolica di Roma, dove oggi è stato presentato l'ottavo rapporto Osservasalute. Dal rapporto emerge che sono soprattutto le donne ad aver perso la rotta di una vita all'insegna della salute, al punto che l'aspettativa di vita, per loro non cresce più: negli ultimi cinque anni è aumentata di appena tre mesi, mentre quella degli uomini è cresciuta di sette mesi. Le donne, secondo il dossier, emulano le cattive abitudini che un tempo erano prerogativa degli uomini come alcol e fumo. Sono aumentate le donne tra i 19 e i 64 anni con consumi di alcol a rischio: erano l'1,6% nel 2006, sono arrivate al 4,9% nel 2008. L'universo femminile è anche più restio a smettere di fumare, dopo le recenti leggi sul fumo, tra gli ex fumatori i maschi sono il 39% e solo il 16% è donna. Le donne italiane non conducono una vita salutare e neanche pensano alla prevenzione visto che la percentuale di adesione allo screening mammografico è ancora bassa, solo il 62%.


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