Galenica

feb52021

Galenica veterinaria: integrazione con enzimi digestivi per insufficienza pancreatica del cane

L'insufficienza pancreatica esocrina è una malattia rara del cane che impedisce il corretto assorbimento dei cibi e l’aumento di peso, nonostante il grande appetito che manifestano questi cani. L’esempio formulativo in galenica di alcuni enzimi digestivi

Galenica veterinaria: integrazione con enzimi digestivi per insufficienza pancreatica del cane
L'insufficienza pancreatica esocrina (Epi) è una malattia in cui i cani non possono produrre i propri enzimi digestivi. È una condizione rara, ma che impedisce il corretto assorbimento dei cibi e l'aumento di peso, nonostante il grande appetito che manifestano questi cani. La razza più colpita è il pastore tedesco, per il quale la patologia è ereditaria, ma non è tipica solo dei cani: anche i gatti possono andare in contro a questa condizione. L'insufficienza pancreatica esocrina può influenzare il sistema gastrointestinale di un cane, così come l'alimentazione generale, e può causare problemi come perdita di peso e diarrea cronica.

Integrare la dieta del cane con la pancreatina

Una volta che è stata diagnosticata, il trattamento consiste più comunemente nell'integrare la dieta del cane con un sostituto dell'enzima pancreatico: la pancreatina. Questa sostanza è una miscela di tre enzimi: proteasi, amilasi e lipasi, a UI differenti. Talvolta come trattamento iniziale si può utilizzare anche l'azatioprina opportunamente dosata. Questi è principio attivo antinfiammatorio ed immunosoppressore che si utilizza come farmaco di attacco i primi mesi, per poi continuare il trattamento con gli enzimi digestivi. Dal punto di vista farmacodinamico, l'azatioprina è un antimetabolita purinico con spiccati effetti soppressivi sui linfociti attivamente proliferanti. È attiva in generale su tutti i tipi cellulari dei linfociti che hanno un elevato indice mitotico. Necessita di attrezzature e ambienti dedicati per la manipolazione (frase di rischio H350).

Dosaggio ad hoc su esigenze del caso

Gli enzimi sono disponibili come capsule o polvere e possono essere dosati ad hoc in base alle esigenze del cane. Infatti, si può dosare la quantità di enzimi in base alla stazza dell'animale e al progresso della cura: nel corso del trattamento, infatti, può essere richiesta una riduzione del dosaggio man mano che la salute e il peso del cane si normalizzeranno. Alcuni studi indicano questa integrazione di enzimi digestivi opportuna in caso della patologia di cui parliamo o di altre patologie con deficit di produzione enzimatica, ma è da valutare l'opportunità di intervenire in assenza di tali condizioni.

Esempio formulativo
Materiali: mortaio, pestello, incapsulatrice ad hoc, cilindro graduato
Pancreatina 200mg
Eccipiente q.b. a riempimento volumetrico capsule
Pesare il quantitativo necessario di sodio cloruro in base alla capsula da allestire, quindi valutare con cilindro la quantità di eccipiente necessario per il riempimento delle capsule. Lavorare in mortaio con progressione geometrica l'eccipiente con il principio attivo fino ad avere una miscela uniforme. Si procede quindi ad incapsulare. Si consiglia di rivalutare con cilindro l'esattezza della quantità di eccipiente. Effettuare i controlli di uniformità di massa, tenuta della capsula, tenuta del contenitore primario e corretta compilazione dell'etichetta come da farmacopea.

Luca Guizzon
Farmacista clinico territoriale, esperto di fitoterapia. Farmacia Campedello (Vicenza)

Fonti

J Nutr Sci. 2017 Apr 18;6:e12
BMC Vet Res. 2012 Jul 28;8:127.
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