feb42016
Gb, Nhs taglia finanziamento a farmacie. Tremila rischiano di chiudere
In Inghilterra, dove non esistono restrizioni sull'apertura di nuove farmacie e grandi catene, come Boots, detengono quote di mercato, si registra un sovrannumero, rispetto ai bisogni, di punti vendita che il National health service (Nhs) non è più disposto a sovvenzionare come ha fatto finora. È quanto si apprende dalla Bbc che segnala che, se la proposta sostenuta dal Dipartimento della Salute andasse a buon fine, a partire da ottobre 2016 il finanziamento delle farmacie sarebbe destinato a scendere da 2,8 a 2.63 miliardi di sterline all'anno. Un taglio che, a detta di
Alistair Burt, ministro al Dipartimento della Salute, porterà alla chiusura di un numero di farmacie compreso tra mille e 3 mila, delle 11.674 presenti su territorio. Secondo Burt, verrà così effettuata una sorta di selezione naturale di quelli che saranno i punti vendita in grado di sopravvivere al colpo. L'iniziativa potrebbe costare molto cara non solo ai molti farmacisti inglesi che perderanno il lavoro, ma anche alla popolazione perché le prime farmacie a soffrire della riduzione di sovvenzioni potrebbero essere proprio le rurali, con il rischio che venga meno l'assistenza ai pazienti in quelle aree dove spesso non ci sono altri presidi sanitari.
In questo momento in Gran Bretagna la compromissione della pianta organica sembrerebbe essere un rischio tangibile: «Non esiste una stima del numero di farmacie che opereranno nei prossimi anni - ha commentato un rappresentate del Dipartimento della Salute inglese - Tuttavia, insieme al Nhs stiamo elaborando uno schema per dare un valido supporto alle farmacie isolate o rurali».
Lo scenario inglese offre uno spunto per delle riflessioni sul sistema farmacia. «Mi auguro che l'esempio inglese possa servire da monito per l'Italia - osserva il presidente del Sunifar
Alfredo Orlandi parlando con
Farmacista33 - ogni taglio influisce sulla farmacia italiana, ma ancora di più sulle rurali, si corre il rischio che poi quelle realtà "economicamente non appetibili", almeno così sono state definite dalla comunità europea, debbano chiudere, e non perché ci sia una cattiva gestione, ma perché c'è un'utenza limitata e le condizioni lavorative sono complicate e sacrificanti». I farmacisti inglesi si sono detti preoccupati del fatto che l'iniziativa possa portare anche a una riduzione della qualità del servizio offerto dai professionisti del farmaco ai pazienti a causa di eventuali tagli al personale, senza contare che questi tagli si ripercuoterebbero anche sull'attività svolta dai medici di base e sugli ambulatori. In virtù di queste motivazioni gli specialisti del farmaco inglesi hanno lanciato una petizione per scongiurare il taglio dei finanziamenti alle farmacie e supportare i servizi in farmacia che consentono all'Nhs di risparmiare denaro.
Attilia Burke