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Politica e Sanità

29 Novembre 2019

Giornata mondiale Aids, Fofi: più informazione tra i giovani


Giornata mondiale lotta Aids, Fofi: serve più informazione tra i giovani, 15-17.000 persone hanno contratto l'infezione ma non lo sanno

Le terapie contro l'Aids sono molto efficaci ma l'informazione tra i giovani è ancora poca e, infatti, le nuove diagnosi riguardano soprattutto le persone tra i 25 e 29 anni. Sono i due dati della situazione in Italia su cui pone l'attenzione Andrea Mandelli, presidente della Fofi in occasione della Giornata Mondiale per la lotta all'Aids, che ricorre il 1° dicembre.
«Due sono i dati fondamentali sui quali bisogna concentrarsi parlando della situazione dell'infezione da Hiv in Italia - spiega Mandelli -. Il primo, positivo, è che l'infezione non equivale più a una condanna: le terapie oggi disponibili sono efficacissime nel contrastare la proliferazione del virus nell'organismo, tanto che le persone trattate con successo non sono più contagiose, inoltre gli schemi terapeutici sono enormemente migliorati in termini di tollerabilità e di maneggevolezza, consentendo senza il trattamento sul territorio e garantendo una migliore qualità della vita dei pazienti».

Il secondo dato, negativo, riflette le stime dei nuovi casi di infezione in Italia sulla base dei dati forniti dal Centro operativo Aids dell'Istituto superiore di sanità: «Sono invece negativi i dati che stimano un bacino di 15-17.000 persone che hanno contratto l'infezione ma non lo sanno - continua Mandelli - , così come il fatto che le nuove diagnosi riguardino soprattutto i giovani tra 25 e 29 anni di età, e che per oltre il 30% si tratti di casi di malattia avanzata».
Per affrontare questa situazione diventa centrale il ruolo dell'educazione sanitaria e dell'informazione, «se i rapporti sessuali non protetti sono la principale causa di trasmissione dell'Hiv è fondamentale informare correttamente su questo rischio, promuovere l'esecuzione dei test - oggi disponibili anche come autotest - e ricordare a tutti che, se anche le cure ci sono e sono efficaci, ancora non esiste un vaccino e la prevenzione è affidata soprattutto all'adozione di comportamenti adeguati. I 100.000 farmacisti italiani sono sempre a disposizione per rispondere a tutte le domande dei cittadini» conclude il presidente.

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