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24 Novembre 2021

Green pass e obbligo vaccinale, nuove restrizioni contro quarta ondata. Le regole in arrivo


La direzione nella lotta al virus che sembra emergere in queste ore è per una lettura più stingente del Green Pass. Le ipotesi sul tavolo

Poco cambia se è stato raggiunto un nuovo picco nelle terze dosi delle vaccinazioni anti Covid-19: la direzione nella lotta al virus che sembra emergere in queste ore e che dovrà confluire in un decreto in occasione del prossimo Consiglio dei ministri è per una lettura più stingente del Green Pass. Tante le ipotesi sul tavolo su cui si sta discutendo - tra cui anche una stretta all'obbligo vaccinale - in un confronto che vede un forte pressing dalle Regioni.

Pressing da Regioni: evitare lockdown e penalizzazioni per vaccinati

«Ieri abbiamo toccato un nuovo record di terze dosi, oltre 164mila» ha riferito il commissario straordinario all'emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo «speriamo che le cose proseguano in questo modo». Un dato che segna un risultato importante per la campagna vaccinale, ma che non è sufficiente, anche perché, è stato l'intervento di Nino Cartabellotta, presidente Gimbe, «l'obiettivo primario della campagna vaccinale era, è e rimarrà sempre quello di non riempire gli ospedali. In secondo luogo, c'è la circolazione virale. Oggi sappiamo che la copertura vaccinale dopo 6 mesi tende a declinare. Bisogna far ammalare meno possibile le persone». La quarta ondata avanza e da parte delle Regioni, che ieri hanno avuto un incontro con il Governo e oggi ne hanno chiesto un altro, viene invocato un intervento. La richiesta è di inasprire le misure, pur senza penalizzare coloro che si sono vaccinati, e garantire la continuità delle attività economiche e sociali, comprese quelle legate alla stagione invernale. «Le ipotesi discusse con il governo» aveva detto ieri il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga «sono di far sì che nel passaggio di zona, e quindi in giallo, arancione e rosso, ci sia maggiore possibilità di svolgere attività per chi è vaccinato. Su questo le Regioni sono compattissime».

Da Cabina di regia e Consiglio dei ministri a breve nuovo decreto

Da parte del Governo si stanno valutando tutte le opzioni, e secondo quanto riferiscono le agenzie di oggi, non ci sarebbe ancora una decisione definita. L'idea è di arrivare a un punto nella cabina di regia e nel Consiglio dei ministri, che potrebbe essere domani o al massimo giovedì. «La situazione sta continuamente cambiando, di settimana in settimana, e credo a breve ci saranno altre decisioni» ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti a margine dell'Eicma alla Fiera di Rho, a Milano. «Il Consiglio dei ministri recepirà e valuterà le proposte arrivate dal confronto con le Regioni», tra cui anche le linee guida sulle attività economiche e sociali consegnate oggi, che contengono un appello a mantenere la mascherina al chiuso. «La strategia adottata fino a ora ha prodotto risultati come dimostra il confronto con gli altri Paese europei».

Stretta per non vaccinati, durata green pass e rimodulazione zona bianca

Sul tavolo c'è, come si sa, il modello mutuato dalla Germania delle 2G, con minori restrizioni per vaccinati e guariti e l'esclusione di chi non è vaccinato dalle attività ricreative. «Non parlerei di lockdown per i non vaccinati» ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa «ma, con il peggioramento della situazione epidemiologica e il passaggio in arancione di alcune Regioni, di un provvedimento che preveda in automatico una serie di restrizioni. Tolto l'accesso al lavoro e ai bisogni di prima necessità, credo che certe attività, come i ristoranti, i cinema, il teatro, si debbano limitare solo a chi vaccinato, che non deve pagare ulteriori restrizioni». Ma tra le decisioni ancora da prendere c'è anche quella se questo impianto debba scattare nel passaggio di colore oppure già in zona bianca. Quanto alla durata del Green Pass, sembra molto probabile che verrà rimodulata nei prossimi giorni, anche se ancora non risulta chiaro se la riduzione lo porterà a nove o sei mesi. Il confronto interno alle forze politiche è acceso poi su un altro nodo: l'eventuale introduzione del green pass - nel momento in cui ci saranno le condizioni - anche al di sotto dei 12 anni.

Atteso intervento su obbligo vaccinale. Resta nodo tamponi

Fronte aperto, inoltre, sull'obbligo vaccinale: è probabile che la proroga oltre dicembre e l'allargamento alla terza dose per gli operatori sanitari rientrerà già nel decreto che uscirà dal prossimo Cdm. Sul tavolo della discussione, tuttavia, c'è l'idea di ampliare la platea a cui applicarlo: dalle parti sociali è arrivata la richiesta di estendere l'obbligo a tutti - misura preferibile rispetto al Green Pass -, ma per il Governo i tempi non sono ancora maturi e si propende verso una estensione alle categorie più a contatto con il pubblico, quali forze dell'ordine, personale scolastico, e così via. Infine il tema tamponi: «In alternativa al vaccino utilizziamo uno strumento che fallisce una volta su due o una volta su tre» ha affermato Cartabellotta. I dubbi sulla affidabilità stanno circolando da un po' e il Governo sembra voler tenerne conto. Rinunciare al tampone antigenico rapido non è tra le ipotesi più accreditate, mentre c'è chi si espresso per ridurne la durata, che potrebbe quindi da 72 a 48 ore per i molecolari e da 48 a 24 per gli antigenici.

Francesca Giani

TAG: CORONAVIRUS, COVID-19, GREEN PASS

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