Sanità

mar32015

Gullotta: Task force solidale tra categorie per difesa professionista e piccola impresa

Gullotta: Task force solidale tra categorie per difesa professionista e piccola impresa
È ancora una realtà in divenire, ma che sta crescendo attraverso l'interesse e l'avvicinamento di tante categorie professionali, rappresentate da alcune associazioni o anche singoli, tutti accomunati da una situazione di difficoltà nel portare avanti la propria professione. Se programma e iniziative sono ancora da definire, quella che è certa è la filosofia alla base: unire le forze nella protesta contro una situazione e uno «Stato che tende a sfavorire le piccole imprese e i professionisti per favorire invece i grossi gruppi e i grandi capitali», e nell'affermazione di principi come «decoro professionale, giusta contribuzione, fiscalità equa». Davide Gullotta, (foto) presidente della Federazione nazionale parafarmacie italiane, racconta la nascita della «task force interprofessionale», una vera e propria rete di «solidarietà» tra professioni che vivono una situazione di disagio nel sistema normativo o organizzativo in cui si trovano a operare, che è stata formalizzata a margine della manifestazione di venerdì che ha visto in piazza farmacisti titolari di parafarmacie, accanto ad avvocati, architetti, e così via. «Il gruppo di lavoro è nato dall'unione tra Farmacisti titolari di parafarmacie, Archivisti, Avvocati dell'Mga (mobilitazione generale avvocati), Ingegneri, Architetti e Geometri del Comitato Professioni Tecniche e, proprio di recente, abbiamo avuto un avvicinamento anche da alcune guide turistiche. Al momento abbiamo siglato un documento come atto di nascita che fissa delle linee d'azione: sicuramente daremo il via a una serie di manifestazioni in cui ci appoggeremo a vicenda nella protesta, la prima della quale sarà davanti alla sede dell'Inps, e successivamente anche alle altre casse, ma è tutto ancora in divenire». Elemento catalizzatore «il no a politiche e scelte di governo che tendono a favorire, in ogni campo, i grossi gruppi: per noi sono le liberalizzazioni mancate, per gli avvocati è l'obbligatorietà dell'iscrizione alla Cassa Forense. Ma tutti - anche architetti, archivisti, geometri - lamentiamo continui ostacoli nell'espletare la nostra professione e rivendichiamo equità fiscale, previdenziale, libertà e decoro della professione». E tra i farmacisti, «hanno manifestato e si sono avvicinati a noi giovani e meno giovani e non solo i titolari di parafarmacia, ma anche dipendenti», con rivendicazioni su contratto e previdenza «e addirittura alcuni titolari di farmacie rurali, che operano magari in piccolissimi paesi e si trovano in condizioni di reale difficoltà».

Francesca Giani



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