OMEOPATIA

set22021

Hidrocyanicum acidum, profilo e azione

L’acido cianidrico è uno dei più tossici agenti conosciuti, è un composto inorganico liquido e incolore avente la formula bruta HCN. I sintomi da intossicazione acuta e le principali indicazioni

Hidrocyanicum acidum, profilo e azione
L'acido cianidrico, noto anche come acido prussico, è uno dei più tossici agenti conosciuti. È un composto inorganico liquido e incolore, un acido molto debole, avente la formula bruta HCN. Odora fortemente di mandorle amare anche prima che raggiunga la concentrazione tossica di 10 ppm nell'ambiente. È tossico per l'uomo dopo l'ingestione di circa 50 mg o l'inalazione di 200-400 mg/m3 o per contatto cutaneo. I sintomi da intossicazione acuta sono costituiti inizialmente da manifestazioni respiratorie di origine nervosa centrale causati dall'anossia che provoca eccitazione dei seni carotidei con conseguente polipnea e iperpnea con affanno mortale. A questo quadro anossico segue la depressione del centro bulbare con apnea e collasso. Si associa un attacco cardiaco legato alla vasodilatazione coronarica dovuta agli ioni CN e all'eccitazione dei centri vasomotori e secretori di adrenalina. In alcune forme di intossicazione cronica da HCN i disturbi nervosi erano limitati ad affanno respiratorio, cefalea, vertigini con senso di instabilità motoria.

Principali indicazioni
Nella medicina integrata Hydrocyanicum acidum è utile:
- nelle coronaropatie con disturbi cronici del ritmo, nelle crisi di angor con turbe del ritmo a tendenza sincopale.
- nelle dispnee dei disturbi cardiaci cianotizzanti, delle broncopolmoniti, della pertosse e delle laringiti spastiche, nelle apnee del sonno.
- negli stati convulsivi, stati confusionali, sincopi dovute a complicazioni vascolari cerebrali con cianosi.

Sintomi psichici
Delirio selvaggio. Paura di problemi immaginari come essere travolto da auto, cavalli, carri, da case che crollano, ecc.

Sintomi e modalità di reazione
Sensazioni: Senso di costrizione nella regione precordiale, freddo glaciale, lipotimia o collasso. Segno caratteristico è l'insorgenza improvvisa dei disturbi.

Posologia
La posologia e la diluizione dipendono dalla patologia: alte diluizioni (15-30 CH) nelle coronaropatie croniche e nelle patologie neurologiche, basse diluizioni (5-7 CH) nelle patologie broncopolmonari.

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Numerose fonti patogenetiche si basano sui dati della tossicità acuta o subacuta in campo industriale metallurgico, plastico, fotografico oppure per ingestione involontaria di grandi quantità di semi o piante che ne contengono minime dosi (mandorle amare, noccioli di albicocche, ciliegie, prugne, ecc.). La tossicologia e la sperimentazione evidenziano un'azione tossica improvvisa a livello dei centri bulbari (paralisi dei centri respiratori con tosse asfissiante, spasmo della glottide, oppressione toracica, dispnea, cianosi e asfissia che causano insufficienza cardiovascolare, palpitazioni, aritmie, ipotensione, precordialgie) e dei centri motori (convulsioni violente, spasmi esofagei, mioclonie). Sulla base del principio di similitudine le diluizioni dei medicinali omeopatici trovano indicazione nel supporto alla cura di tali patologie.

Tiziana Di Giampietro
Si ringrazia Siomi (Società italiana di medicina integrata) per la gentile collaborazione.
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