giu182014
I raggi UvA sono benefici per il sistema cardiovascolare
L'esposizione al sole, in particolare alle radiazioni UvA, è in grado di abbassare la pressione arteriosa e il battito cardiaco in maniera del tutto indipendente dall'effetto vasodilatatore dovuto al calore. La scoperta è frutto di una ricerca di un gruppo di esperti dell'università di Edimburgo, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of investigative dermatology. L'esposizione ai raggi UvA potrebbe mobilizzare l'attività dell'NO all'interno della circolazione sanguigna ed esercitare così effetti benefici a livello cardiovascolare, dato che la pelle è ricca di metaboliti dell'ossido nitrico (NO). I ricercatori sono partiti da questa ipotesi, che poteva spiegare anche perché l'incidenza dell'ipertensione e delle cardiovasculopatie è correlata alla latitudine e cresce nei mesi invernali. In realtà dalla ricerca effettuata su 24 volontari normotesi è emerso che i raggi UvA che raggiungono la pelle abbassano sì la pressione sanguigna e provocano vasodilatazione arteriosa, ma in maniera indipendente dall'attività dell'enzima NO-sintasi, contrariamente da quanto ipotizzato all'inizio dello studio. Una possibile spiegazione potrebbe essere che gli effetti cardiovascolari non sono mediati da un diretto utilizzo dei nitrati circolanti ma probabilmente da una mediazione dermica della bioattività sistemica del NO. In ogni caso lo studio dimostra che l'irradiazione UvA non produce solo fotoinvecchiamento e possibili alterazioni del Dna, ma anche una serie di azioni benefiche per il sistema cardiovascolare. (E.L.)