giu42020
Idrossiclorochina e Covid-19, Oms: riparte lo studio. Da revisione dati nessuno motivo per fermare ricerca
Riprende il trial sull'idrossiclorochina contro Covid-19 interrotto in via precauzionale dall'Organizzazione mondiale della sanità, ad annunciarlo il direttore generale in conferenza stampa
Riprende il trial sull'idrossiclorochina contro Covid-19 interrotto in via precauzionale dall'Organizzazione mondiale della sanità: il gruppo esecutivo comunicherà ai principali ricercatori coinvolti nello studio la ripresa del braccio del trial con idrossiclorochina. Lo ha annunciato ieri il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms),
Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra.
Sospensione temporanea in via precauzionale per revisione dati
La scorsa settimana, come ricordato durante la conferenza, l'Oms aveva annunciato la decisione di sospendere i test in seguito alla pubblicazione di uno studio su Lancet che ha sollevato dubbi sulla sicurezza per questo impiego terapeutico: «Il gruppo esecutivo del trial Solidarity - ha detto il direttore generale - aveva deciso uno stop del braccio con idrossiclorochina dello studio, a causa di preoccupazioni sollevate sulla sicurezza del farmaco». Una sospensione temporanea in via precauzionale, era stato precisato. La rivista Lancet aveva da poco pubblicato uno studio secondo il quale il ricorso alla clorochina e ai suoi derivati, come appunto la idrossiclorochina, nel trattamento del Covid-19 è associato all'insorgenza di aritmie ventricolari (tachicardia ventricolare non sostenuta o sostenuta o fibrillazione ventricolare).
Dopo la revisione dei dati condotta nei giorni successivi, ha detto ieri Tedros Adhanom Ghebreyesus, e «sulla base dei dati disponibili sulla mortalità, i membri del comitato hanno raccomandato che non vi siano ragioni per modificare il protocollo del trial. Il comitato per la sicurezza e il monitoraggio dei dati continuerà comunque a monitorare attentamente la sicurezza di tutte le terapie testate nell'ambito dello studio Solidarity».