farmaci

set142011

Il farmacista fa la differenza nella cura del paziente Cdv

Gli interventi terapeutici per migliorare la gestione dei fattori di rischio maggiori per la prevenzione delle patologie cardiovascolari, hanno maggior successo se sono dirette da un farmacista in modo esclusivo o in collaborazione con il medico o l’infermiere. Il dato emerge da una metanalisi realizzata da ricercatori canadesi che hanno valutato 30 studi randomizzat i  e controllati per un totale di 11.756 pazienti. Gli interventi realizzati con questa modalità consistevano in sessioni educative del paziente, sistemi di promemoria, misurazione dei fattori di rischio cardiovascolare, gestione di farmaci e resoconto al medico. Negli studi considerati venivano confrontati con interventi educativi presso medici e professionisti e si è notato che i risultati erano migliori quando nella gestione della cura c’era un farmacista in modo esclusivo o in collaborazione con altre figure sanitarie. In particolare, è stato registrato un calo della pressione sanguigna sistolica/diastolica di 8,1/3,8 mm Hg, del colesterolo totale di 17.4 mg/L, del colesterolo LDL di 13.4 mg/L e una riduzione del rischio di esposizione al fumo (rischio realtivo 0,77).

Arch Intern Med. 2011 Sep 12;171(16):1441-53


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