apr82016
Il fiore della passione, un simbolo cristiano utile contro l'ansia
La Pasqua cattolica è da poco trascorsa, legata come sempre alla simbologia della passione e della rinascita. Se volessimo rappresentare questa festa con un fiore la scelta ricadrebbe sicuramente sulla Passiflora
Il fiore della Passiflora rappresenta un vero e proprio altare cristiano: una bellissima corolla simile ad una corona di spine incornicia dei petali di color rosso-violaceo ed altre parti del fiore rimandano alla simbologia della passione di Cristo. I viticci ad esempio ricordano la frusta con cui fu flagellato Gesù; i tre stili sembrano dei chiodi e gli stami un martello. Il nome del genere Passiflora significa proprio "fiore della passione" e fu coniato da alcuni missionari Gesuiti nel XVII sec. Di seguito Linneo nominò allo stesso modo anche tutta la famiglia (Passifloraceae) che comprende circa 465 specie di piante erbacee dal portamento rampicante originarie soprattutto dell'America centro-meridionale. Alcune specie producono un frutto profumato e edibile, la maracuja così com'è chiamato ai Caraibi, da noi meglio conosciuto come il frutto della passione o passionfruit.
Tuttavia è soprattutto in medicina naturale che la Passiflora trova la sua principale collocazione grazie ai riconosciuti effetti sedativi della sua varietà incarnata. Nelle parti aeree della pianta sono presenti dei flavonoidi e degli alcaloidi indolici chiamati armano, armalina e armina. Questi ultimi dimostrano diverse attività in vitro tra cui l'inibizione degli enzimi monoammino ossidasi A e B (Mao -A e B) e un'influenza sul rilascio del neurotrasmettitore Gaba, ovvero il "nostro sedativo" naturale. Le Mao sono enzimi che metabolizzano la maggior parte dei neurotrasmettitori endogeni ma anche molte sostanze presenti nei cibi e nei farmaci. La tiramina ad esempio presente in alcuni formaggi stagionati e in bevande fermentate può provocare gravi crisi ipertensive in presenza di Mao inibitori. Alcuni farmaci e alcune droghe ad azione psicotropa in seguito all'inibizione delle Mao possono pericolosamente accumularsi a livello cerebrale causando effetti tossici. Tuttavia le concentrazioni di alcaloidi indolici nella Passiflora non sono tali da provocare un'azione anti Mao importante, cosa che si riscontra invece con altre piante a contenuto armalinico come il Peganum armala o la Banisteriopsis Caapi. Entrambe vengono usate dagli sciamani e dai curanderos dell'America latina per potenziare l'effetto di altre piante allucinogene. La passiflora invece con un meccanismo d'azione ancora del tutto da chiarire, aiuta efficacemente il controllo dell'ansia anche di tipo viscerale. Estratti idroalcolici di passiflora, sia in forma liquida sia secca, possono essere efficacemente miscelati con estratti di melissa o di camomilla per placare coliche e dolori mestruali; assieme all'Iperico invece per il controllo della depressione media e moderata associata ad ansia. Un'ottima preparazione erboristica facile da preparare in farmacia da suggerire per il controllo degli accessi di ansia è una miscela ottenuta con le tinture idroalcoliche di Passiflora e di Avena. Bastano 10-20 gocce sotto la lingua per ottenere un effetto immediato di rilassamento. Provare per credere!
Angelo SivieroFarmacista galenico esperto in fitoterapia e medicine alternative
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